Emanuele Pirro, pilota che ha vinto 5 volte la 24 Ore di Le Mans, ha parlato a RMC Sport: "Gli anni d'oro dell'automobilismo vedevano piloti correre su più fronti mentre negli ultimi decenni la Formula Uno ha preso il sopravvento. Io sono stato uno degli ultimi versatili a fare più cose. Quello che sta facendo Alonso mi piace tanto perché per dimostrare di essere veramente bravi bisogna farlo in categorie diverse e magari Alonso aprirà la strada per il futuro".
Questa è una Formula Uno completamente diversa dalla tua. Ti appassiona ancora?
"Sì mi appassiona perché sono uno ottimista e positivo. La cosa che mi appassiona meno sono tutte le critiche che si leggono rispetto a ciò che era in passato. Penso che ogni epoca ha i suoi pro e i suoi contro. Manca un po' di imprevedibilità a questa Formula Uno, non sapere fino alla fine chi sarà il vincitore. Mi piacciono i piloti un po' diversi come Ricciardo, chi riesce ad esprimere la propria personalità mentre non mi piace il sistema che invece porta a sopprimere questa personalità".
Hamilton a differenza di Vettel ha commesso meno errori?
"Sì ma la Formula Uno è uno sport di squadra come il calcio in cui è vero che c'è un protagonista come il pilota che però è costruito e preparato da un team enorme che poi contribuisce ai risultati in maniera molto importante. Gli errori di Vettel sono figli di una situazione in cui non è stato messo nelle condizioni ideali per rendere al meglio. Vettel quest'anno ha fatto cose che non gli appartengono e rientra in un discorso più ampio. Non credo che nel proseguo delle rispettive carriere i valori resteranno questi, cioè che Hamilton non sbaglierà mai mentre Vettel sì".
Arrivabene ha detto che manca un 'pistaiolo' alla Ferrari. E' questo il problema?
"No, non c'è un problema alla Ferrari ma una serie di situazioni. La Formula Uno oggi è un mondo così sofisticato che alle volte si perdono i fondamentali".
Il grande rapporto con Senna da dove nasce?
"Aveva tre anni più di me ma abbiamo fatto più o meno la stessa carriera. Poi lui grazie alla sua infinita abilità ha avuto una carriera di enorme successo. Ma al di là dei risultati che hanno ottenuto questi campioni sono stati bravi ad appassionare i tifosi con la loro personalità. Senna condivideva molto i suoi sentimenti, lo abbiamo visto soffrire e gioire. Questa umanità manca a tanti protagonisti perché il sistema non te lo permette perché tutti ti giudicano. Mi piacerebbe vedere più persone come lui. Senna ha fatto venire la pelle d'oca a tutti e ancora oggi siamo a parlare di lui".
Di Antonio Giovinazzi cosa pensi?
"Antonio è un ragazzo dalle capacità elevatissime e dal grande spessore umano, spero rimanga così. Merita tutto quello che ha raccolto sino ad ora e rappresenta l'Italia. Dobbiamo tutti sorreggerlo e supportarlo perché deve imparare. Lo dobbiamo far sentire come uno di noi che sta provando a realizzare il suo sogno. Io credo che farà bene e glielo auguro con tutto il cuore".