Jean Alesi, ex pilota di Formula 1, in diretta su RMC Sport ha commentato la vittoria di ieri di Vettel e della Ferrari in Bahrein:
"Abbiamo grandi speranze quest'anno per la Ferrari. Ero lì e ho visto tanta professionalità. Prima quando si vinceva una gara c'era grande euforia, ieri dopo la seconda vittoria ho notato molta concentrazione: quest'anno la Ferrari vuole vincere il campionato che sarà lunghissimo. Vettel a chi lo paragono? È un tedesco che ha delle uscite brasiliane. Lavora tantissimo, non litiga col suo compagno di squadra".
Chi sarà il principale rivale della Ferrari?
"C'è una squadra in più, la Red Bull, una macchina molto competitiva. La Mercedes però rimane la squadra da battere".
Quanto sono importanti gli uomini per la vittoria della Scuderia?
"La sinergia conta tantissimo, menomale che l'aspetto umano esiste. Lo spirito che c'è in casa Ferrari, a Maranello, è unico. Lo posso confermare, dato che ho corso per cinque anni con il cavalino rosso. Alla fine porta i suoi frutti per il risultato finale".
Sul suo passato in Ferrari...
"Quando si entra in Ferrari si entra in una realtà storica, tutti i piloti del passato sono presenti sui muri. C'è grande rispetto per tutti. Conquistare il pubblico è stato molto facile, perchè se tu fai il massimo, si capisce, indipendentemente dalle prestazioni della macchina".
Che ne pensa del contatto Marquez-Rossi?
"Marquez ci ha stufato, lui esagera con tutti. Non fa i sorpassi, va addosso agli altri, ha ragione Rossi. Non è bello vedere questo".
Sulla Serie A:
"Sono tifoso della Juventus ma non sono un grande intenditore, al calcio preferisco competizioni più spettacolari. Non ci sono più i campioni di una volta in Italia. Mi sono commosso per l'addio di Totti alla Roma, lo paragono a Senna nella Formula 1".