Carlo Pernat, storico manager motociclistico, si è collegato in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti, iniziando dal suo commento nell'analizzare il Gran Premio d'esordio della Moto GP: "Il Gran Premio è stato molto atipico ma le cadute ci stanno. Quartararo ha fatto una grande gara, mi piace molto: sorride ed ama andare in modo. Dico sempre che chi non sorride vince poco, e la prima vittoria, come il primo amore, non si scorda mai. Al di là dell'infortunio di Marquez, ha avuto la soddisfazione di battere il compagno di marca Vinales, che con Valentino Rossi e la scelta della soft davanti con 55-60 gradi di asfalto si è compromesso la gara. Guidava sul sapone. Nonostante la rimonta di Marquez, sono convinto avrebbe vinto lo stesso, e per lui significa tanto. I piloti poi vivono anche per crearsi dei rivali, e con quello che è successo a Marquez diventa uno dei favoriti".
Di Marquez che dire? "Ieri abbiamo visto il meglio e il peggio: dopo essere rimasto in piedi uscendo di pista, e solo lui poteva farlo, e aver dato via ad un'imbarazzante rimonta in cui mi è dispiaciuto vedere Valentino così, ha fatto il toro accecato dalla banderuola. Si è dato alla morte sportiva. Aveva fatto una rimonta incredibile, sarebbe arrivato secondo e avremmo parlato solo di lui, oscurando la vittoria di Quartararo. Ora il campionato si è riaperto, anche se si sta spingendo per avere due gare in più a fine mondiale. Se non faceva il toro con gli occhi iniettati di sangue, passava alla storia. Invece ora gran parte del campionato è compromesso, e ieri invece hanno vinto Yamaha e Ducati, soprattutto questi ultimi. Secondo me adesso la Ducati avrà sì Jerez, ma poi ci sarà Brno e i due dell'Austria, dove la moto fa una gran differenza: tra cinque GP potrebbero avere dei bei punti di vantaggio sugli avversari. In Austria sarà difficile che le Yamaha facciano risultati".
Rossi è sembrato sempre rimanere dietro le quinte. "Sono valentiniano doc ma l'ho visto affaticato mentalmente e fisicamente, con la peggior moto per messa a punto. Certo, c'è un nuovo tecnico come Munoz, ma secondo me non è quello. Non ha ancora firmato, e non dico che non succederà, ma siccome è intelligente vuole capire se può arrivare nei primi cinque, perché un grande non finisce la carriera ad arrivare sempre nono-decimo, o ritirato. Non ho visto una bella fotografia, ma speriamo sia una Polaroid che la levi e ne fai un'altra. L'ho visto in fatica sin dal venerdì, e poi quel sorpasso di Marquez, dove con la testa ha fatto cenno e si è scansato...".
Nello stesso giorno in cui la Ferrari viene doppiata dalla Mercedes. "Meno male che è andata bene per la Ducati. E anche nelle categorie inferiori: Luca Marini li ha scacciati tutti dal venerdì alla domenica, in Moto3 abbiamo dei bei giovani e ci leveremo soddisfazioni lì. Fossi manager della Ducati farei subito il nuovo contratto con Dovizioso, ieri ha dato l'ennesimo segnale".
Il momento sembra giusto. "Sì, perché i piloti hanno bisogno di motivazioni, se li metti in stand-by danno il 10% in meno. Subito contratto in pompa magna: la Ducati può vincere il mondiale, lo dico sinceramente".
Miller può provare a vincere? "Lui è un pilota molto forte. Ha sbagliato, o lo hanno fatto sbagliare, perdendosi col salto diretto da Moto3 a MotoGP. La Ducati l'ha recuperato, ed è un gran talento, deve imparare a gestire un pelino la gomma negli ultimi giri: così può essere una sorpresa del mondiale. Fare 5° a Jerez è tanta roba, e non tanto per la posizione quanto per il distacco: anche Bagnaia è molto bravo, un altro su cui puntare. Dietro la cosa di Dovizioso credo stiano pensando di affiancare Bagnaia a Miller sulla moto ufficiale. Io però vado domattina da Dovizioso e lo faccio firmare, c'è bisogno di dirgli: "Credo in te". E invece no, troppi problemi: quelli tra lui e Dall'Igna sono tecnici, non umani. Hanno in mano la penna per scrivere la vittoria del Mondiale, non farlo sarebbe una stupidaggine. Sanno scegliere i piloti, ma li mandano via al momento sbagliato".
Dispiace più l'assenza dal paddock o dover vedere questo Genoa? "Intanto dico che da Brno sarò nel campo gara. Per il resto, fossero stati i tempi di Gasperini e dell'UEFA mi sarebbero mancati di più. Per dirvi, ieri sera non l'ho nemmeno visto, penso sia la squadra che gioca peggio in Serie A, se si salva è perché in Paradiso c'è qualcuno di rossoblu, il gioco è vergognoso. Se a gennaio vendi Kouame rotto e Agudelo e prendi Destro, hai capito che campionato fai... Invidio molto la Fiorentina, al di là dei risultati, che ha un presidente con voglia di fare e che farà. Sento che parlano di Juric come allenatore, e lo prenderei subito. Il primo anno a dicembre era 7° in classifica, con una partita da recuperare: a gennaio Preziosi gli ha venduto Pavoletti e Rincon. Il discorso è sempre il solito".
Sarebbe disposto a un anno di B pur di cambiare proprietà? "Non solo io, ma il 90% dei tifosi genoani. Basta. Anche se si salvasse, e credimi è molto difficile, il prossimo anno sarebbe la stessa cosa. Con 19.000 abbonati ogni anno, devi pretendere di avere una squadra da 7°-8° posto, contando che qualche annata storta può andare. Ma abbiamo Soumaoro che non può nemmeno giocare, perché Preziosi non ha pagato l'agente... Il povero Nicola è lasciato solo, con una squadra vecchia: sono stati rinnovati i contratti di Pandev, Behrami e Marchetti, mentre se hanno giovani li vendono. Non si merita ciò il Genoa, così è ridicolo. Tutto è nato da quando non ebbe la licenza UEFA: Gasperini se n'è andato... Pensate l'avesse tenuto, avremmo fatto come l'Atalanta. Lì Percassi, uomo di calcio, ha visto il business: guadagna e arrivano sempre in Champions".