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Gresini: “Correre a porte chiuse non sarebbe una soluzione”
23 mar 2020 20:45Motori
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il team manager della Gresini Racing, Fausto Gresini, interviene a “Stadio Aperto” su TMW Radio per parlare di come il mondo della MotoGP sta affrontando l’emergenza Coronavirus.

La MotoGP seguirà l’esempio della Formula 1 rimandando tutto almeno fino a giugno?

“Credo proprio di si purtroppo. Questa pandemia è globale e sta esplodendo ora, bisogna mettere in sicurezza tutti i paesi perché noi giriamo tutto il mondo. Spero si ricominci presto ma la situazione al momento è molto preoccupante”.

L’ipotesi di correre i GP a porte chiuse è un’ipotesi percorribile?

“Nel paddock c’è un piccolo paese dal punto di vista del numero di persone, il pericolo anche a porte chiuse resta. Stiamo a motori accesi aspettando la risoluzione di una situazione molto complicata e penso lunga”.

Per una persona sempre in giro per il mondo, com’è stare a casa?

“È un qualcosa di strano. Sono fortunato perché ho un giardino e sto facendo cose che non ho mai fatto. È un momento di grandi riflessioni e credo che quando ne usciremo saremo tutti diversi”.

Che esperienza è stata seguire i ragazzi della Moto 3 dalla televisione?

“Ho fatto una fatica bestiale, ero molto più nervoso di quando ero in pista. Avrei voluto comunicare con loro ma non era possibile farlo, è molto meglio stare in pista. Tante volte mi sono chiesto come sarà quando smetterò e guarderò tutto da casa, questa situazione mi ha mostrato che è una cosa terribile per uno come me abituato a girare il mondo da tanti anni”.

Ci sarà un tavolo di discussione tra i team e Dorna per far sì che le squadre vengano aiutate?

“Dorna è stata sempre sensibile alla buona salute dei team. Ha sempre cercato, come nel 2008, di sostenere i team anche perché siamo una risorsa imprescindibile. Tenere in vita i team vuol dire aiutare tutte le persone che lavorano all’interno, dopo questa emergenza ci sarà un problema economico per noi perché i nostri partner presumibilmente avranno più difficoltà ad aiutarci. In questi giorni noi team manager ci stiamo parlando e coordinando per il futuro”.

È difficile anche per i piloti riorganizzare la loro vita?

“Ci stiamo trovando in una situazione inimmaginabile per tutti. Adesso il loro problema è quello di non poter gareggiare ed allenarsi e quindi è come se avessero messo in pausa il loro sogni. Tutti noi stiamo cercando di fare del nostro meglio per poi ripartire al meglio. I piloti soffrono la mancanza con la moto ed essendo giovani ed esuberanti non è facile”.

Dietro un pilota c’è una preparazione fisica importante, in momenti come questi come si tiene in forma?

“Lo fa come lo faceva in inverno. Chi ha la fortuna di avere la palestra in casa cerca di stare pronto, si fa quello che si può visto che non tutti sono piloti blasonati a tal punto di potersi allenare al top anche in casa”.

Cosa ne pensi della gente che in questi giorni è uscita a fare sport?

“Sono degli irresponsabili, l’unica medicina che noi abbiamo è quella dell’isolamento. Dobbiamo tutti aiutare nel nostro piccolo i medici che stanno facendo un grande lavoro”.

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Fausto Gresini sull'emergenza coronavirus e le ripercussioni sulla MotoGP. In studio Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio