di Daniele Petroselli
Dove c'è caos, di solito c'è la Ferrari a pagarne le conseguenze. E in questo pazzo weekend di Melbourne, la conferma di questo è arrivata. La Rossa ha fatto uno step in avanti, con una Red Bull parsa tornata per una volta sulla terra e le altre decisamente più vicine. La Ferrari è lì con Mercedes e Aston Martin, ma con Alpine che è sembrata pericolosamente vicina. Ma in un Gp d'Australia con tre bandiere rosse, incidenti e sorpassi, alla fine a Maranello portano a casa sì la convinzione di aver migliorato qualcosa ma anche l'amarezza per aver messo a referto zero punti, con gli avversari che rischiano di prendere già il largo.
Vasseur a fine gara ha sottolineato la frustrazione della Ferrari per quanto accaduto in generale in tutto il weekend, a partire dalle qualifiche dove si poteva fare meglio, ma soprattutto per una gara che ha mostrato un buon ritmo della Rossa ma con episodi che sono girati ancora una volta a sfavore. Vedi Charles Leclerc messo fuori dopo poche curve da un contatto di gara con Stroll, che ci sta ma che forse ha evidenziato una eccessiva foga del monegasco nel recuperare terreno. E soprattutto un Carlos Sainz Jr che prima è stato penalizzato con la bandiera rossa dopo il botto di Albon, quando ha cambiato le gomme (con Russell) ma che si è visto annullare l'azzardo proprio perché la direzione gara ha optato per lo stop della corsa, e poi nel finale, alla terza ripartenza, quando ha toccato Alonso e si è visto infliggere 5" di penalità, tanto da chiudere così fuori dalla zona punti dopo una bella rimonta che lo aveva riportato ai piedi del podio. Ora c'è da lavorare sodo in questo mese per tornare a Baku sotto un'altra veste e dare inizio al suo campionato.
Dall'altra però c'è da confermare che questa gestione della F1 è decisamente assurda. Ci si lamentava di Michael Masi nel 2023, ma qui siamo fuori da ogni logica. Non aveva senso mettere una bandiera rossa dopo il botto di Albon nelle prime fasi. Quantomeno lo si doveva decidere subito, quando era evidente che l'auto era in posizione decisamente pericolosa e non dopo la safety car. Fermare tutto per pulire la pista non dai detriti ma dai sassolini lanciati all'interno dalla Williams sembra davvero troppo, quando sarebbe bastato semplicemente tenere tutti dietro la safety e permettere ai commissari di ripulire la zona in pochi momenti.
Per non parlare poi del caos generatosi dopo il terzo via. Bandiera rossa giusta per il ko delle due Alpine, ma poi perché far riprendere la gara solo per una parata inutile quanto dannosa per l'immagine della F1? E soprattutto perché non chiuderla lì facendo sì che la classifica fosse quella prima dell'ultimo via? Così si è danneggato solo i piloti rimasti fuori in quelle due curve e Sainz, che si è visto infliggere una penalità che in un momento della gara normale ci stava tutta ma che in quel frangente lo ha penalizzato oltremodo. Bastava rimettere tutto come prima e lasciarlo in quarta posizione. E invece si è deciso di "strafare", che è ancora peggio. La F1 non merita questo.