Il direttore di "Tuttosport", Guido Vaciago, è intervenuto durante il programma "Piazza Affari" a TMW Radio per commentare vari temi.
Un pensiero sulla Juventus di ieri? Si parla sempre di cortomuso
"A me il cortomuso mi ha dato noia. Il concetto è stato allargato. La filosofia del cortomuso era quella dell’anno in cui la Juventus poteva battere il record di punti in campionato e, invece, si concentrò sulla Champions League. Quella di ieri di Juventus non ha dimostrato la forza, visto che ha sofferto con la Salernitana, ma ha dimostrato tanta voglia. La chiave di questa Juventus può essere proprio la rabbia e la cocciutaggine".
Nota delle differenze rispetto lo scorso anno?
"È una squadra diversa perché è più compatta. Lo scorso anno si sfilacciava Nella scorsa stagione c’era qualche protagonista che però non aiutava come oggi. Un esempio può essere Vlahovic: ora si sacrifica e lo scorso anno era più solitario. Hanno segnato in 13 in questa Juventus. Sono tutte caratteristiche di una squadra. Non è bella ma fa un calcio molto agonistico ed è tosta: non la batti. È difficile fargli gol e, anche se lo fai, spesso vieni rimontato".
Su Vlahovic? Allegri ha usato molto bastone e carota?
"Io credo che Allegri abbia parlato molto con Vlahovic e abbia cercato di fargli capire che cosa dovesse fare per uscire dalla sua crisi. Ha usato un po’ di bastone e carota ma soprattutto lo ha aiutato ad uscire dal labirinto. Ieri mi è piaciuto il suo spirito. Io non sono d’accordo con chi dice che ha giocato male perché a salvarlo non è solo il gol ma tutto il lavoro anche difensivo che ha fatto. Allegri si sta regalando un giocatore determinante. Ha messo il timbro negli ultimi 9 punti della Juventus".
Chiesa si può definire un giocatore fragile?
"Ci sono giocatori che per colpa degli infortuni compromettono la propria carriera perché non ha la continuità giusta. Per dirlo di Chiesa dobbiamo aspettare. Ha una sua fragilità ma è anche un anno che ha questi problemi. Aspettiamo che questa stagione si ripeta per più stagioni per dire che è un fragile. Quando ha giocato è sempre stato uno dei migliori, come contro la Salernitana. Lui deve fare i conti più che con gli infortuni ma con Yildiz. Se il ragazzo continua così rischia di giocare anche quando Chiesa sta bene e non solo quando l’ex Fiorentina sta male. Per Chiesa questi 5-6 mesi saranno fondamentali per non perdere il posto da titolare. Bollare Chiesa come un fragile mi sembra ingeneroso. In questo momento lo stop più preoccupante è quello di Rabiot, che non ha un sostituto. Discorso simile lo possiamo fare per Locatelli. Ieri Nicolussi ha fatto bene ma con Locatelli è diverso. I bianconeri hanno più problemi a centrocampo che in avanti".
Che cosa bisogna aspettarsi dal mercato?
"La Juventus sostiene di non avere denaro per chiudere operazioni. Allegri, poi, non vuole rompere gli equilibri. Io credo, però, che se ci sarà un’occasione per il centrocampo verrà colta. Sappiamo che ci sono tanti nomi ma per ora ogni trattativa sembra avere un difetto. Verrà chiusa nelle prossime ore la trattativa per Djalo. È fermo da marzo per un problema al crociato e quindi, essendo un punto interrogativo, potrebbe finire la stagione nella Next-Gen".