Davide Torchia, procuratore ed ex calciatore, è intervenuto a TMW Radio nel corso del programma "Piazza Affari" per commentare vari temi.
Che mercato si aspetta a gennaio?
"Gennaio, come ben sapete, è un mercato un po’ particolare. Va diviso in due prospettive ben delineate: 1 sostituire gli infortunati o allungare la rosa con un pronto subito, capendo la possibilità di spesa, 2 fare quello che si potrebbe fare a giugno. Se si ha l’accordo con tutti, un’operazione che di deve fare a giugno si può fare anche a gennaio. Bisogna anche pensare alla difficoltà di adattamento che c’è di alcuni calciatori nel nostro campionato. Bisogna sapere anche aspettare per i profili che arrivano".
Il calcio italiano fa crescere i difensori?
"Un po’ per tutti. Anche l'attaccante è svagato prima o poi capisce che la fase di siva è importante come quella difensiva. I calciatori che fanno bene nel nostro campionato sono pronti da un punto di vista tattico e mentale".
Sul rinnovo di Rugani?
"Vi faccio una battuta: se tu avevi qualche notizia mi dai una mano. È una battuta, mi piace sdrammatizzare. La soluzione è sempre la stessa. C’è tutt’ora la volontà della Juventus di prolungare il contratto. Questo è anche un merito sia del calciatore, che sta facendo bene, e della società, visto che Giuntoli mi aveva chiamato a giugno. Per ora, comunque, non abbiamo una linea decisa per dare un tempo. Credo che non si arriverà a fine campionato perché c’è la volontà da entrambe le parti".
Crede che la Juventus prenderà un centrocampista a gennaio?
"È normale. Sicuramente fino a fine campionato mancano due giocatori importanti alla Juventus. Da fuori si vede che i bianconeri possano essere un po’ corti. Questo discorso non per la qualità. Se vedo come arriva Mckennie a fine partita devo sperare nella sua massima salute. Non si può pensare che faccia altre 30 prestazioni così. Bisogna comunque pensare che la Juventus ora è attentissima economicamente. Bisogna anche capire la differenza tra rinnovi e rinnovi. Ci sono i rinnovi per i fedelissimi e quelli dove pesa la quota di ammortamento".
Sul rinnovo di Osimhen? Per lei si farà?
"Io qualche giocatore discreto l’ho gestito. Secondo me non servono 250 incontri. Il discorso di Osimhen è che loro devono preparare una trattativa in cui dovranno dargli i soldi. L’importante è che la società abbia la certezza del valore da spendere".