Il giornalista Enzo Bucchioni è intervenuto nel pomeriggio di Tmw Radio per parlare così del suo nuovo libro “Luciano Spalletti, il Vincente”:
“È una persona che ha fatto tantissime cose nella sua vita. Nel libro ne sono raccontate molte, condite da un evento straordinario come lo scudetto. Pensate che nell’Agosto del 1988 Spalletti giocava nello Spezia in C e in un’amichevole incontrò il Napoli di Maradona, restandone incantato. Quasi una sorta di passaggio di consegne per quello che poi è stato il successo di Spalletti stesso.
È un uomo nato e vissuto per il calcio; basti pensare che il padre gli costruì un campetto sotto casa proprio per lui, affinché la madre lo potesse guardare giocare dalla finestra.
Molti dicono che ha vinto poco, ma Spalletti la prima squadra che ha allenato è stata gli allievi dell’Empoli, con la quale ha subito vinto un torneo prestigioso. Ha poi portato l’Udinese in Champions, con la Roma ha vinto diversi trofei e ha portato Totti alla Scarpa d’oro. Non bisogna poi dimenticare che ha creato e plasmati grandi centrocampisti, come Pizarro, Brozovic e Lobotka.
Poi è giusto dedicare spazio al suo complesso linguaggio, che ha sviluppato nel corso degli anni.
In “spallettese” ha fatto capire di essere diverso dagli altri, non più bravo. Ha sempre avuto un obiettivo di crescita quotidiana, che lo ha portato a vincere in Serie a 64 anni. È un stato comunque stato una persona che non scende a compromessi, cosa che lo ha limitato talvolta livello comunicativo.
Ora è giusto che si fermi per godere della gioia data a se stesso e alla città di Napoli. Non starà però fermo con le mani in mano. Il sacrificio per lui è anche fisico fuori dal calcio, come in Russia per esempio quando andava a spostare i mattoni insieme ai manovali che lavoravano nel centro sportivo.
Per il presente mi risulta abbia rifiutato un’offerta dai paesi arabi, ma per il futuro non vedo perché non dovrebbe andare alla Juventus, dato che è un professionista e sceglierà di dovere. Lui però è imprevedibile, anche la decisione di Napoli o il ritorno alla Roma erano state strane”.
Brevi domande di mercato: l’Inter si rinforza con Frattesi e Berardi dove lo vedresti meglio?
“L’Inter con Frattesi è più forte, Brozovic aveva fatto il suo. Berardi alla Juventus non potrebbe fare un comprimario, perché è un grandissimo giocatore. Io me lo prenderei pure al Real Madrid”.