Stefano Sorrentino, ex portiere e commentatore tv, ha parlato di Serie A a TMW Radio, durante Maracanà.
Che ne pensa dello sfogo di Luis Alberto in casa Lazio?
"E' uno sfogo a caldo, sicuramente da compagno di squadra mi sarei arrabbiato. Siamo contestati dopo il derby, indossavi la fascia di capitano e certe parole danno fastidio. Le modalità non sono state belle. Mi metto nei panni della società che gli ha rinnovato per 5 anni poco fa, dire che te ne vai e lasci i soldi non va bene. Ha ragione Lotito, porti la squadra che paga il cartellino e può andare via. La questione Felipe Anderson anche credo sia collegata. C'è un po' di amarezza nel gruppo".
A chi le responsabilità di questa stagione?
"Credo che tutti hanno responsabilità se sono in questa situazione. Se analizziamo il campionato della Lazio e l'uscita dalla Champions, sicuramente ti sei complicato una stagione che doveva avere altri presupposti. Poi il ko nel derby c' è da aggiungere. Forse serve fare una mini-rivoluzione, perché dopo tanti anni ti trovi in una comfort zone e non riesci a dare il 100%. E' mancata poi una figura come Tare, un dirigente di spessore. E' vero che i giocatori sono importanti, ma abbiamo visto in altre squadre che hanno risentito dell'assenza di un dirigente importante. Per me questo è l'anno giusto per resettare e provare a ripartire".
Questa situazione della panchina del Napoli come la vede? Ci sono tanti nomi in ballo:
"Dipende da che squadra farà il Napoli. Sono tutti allenatori di prima fascia, ma bisogna capire. Rischia di perdere intanto Meret, perde di sicuro Zielinski, che era importante, e forse Osimhen. E Kvara? E chi compra? Può venire anche Copperfield ad allenare, ma se manca la materia prima...c'è una base importante è vero, ma devi avere un'idea su come ripartire e da lì capire con chi cominciare il nuovo percorso. ADL vuole dare tanti milioni a Conte o Allegri o preferisce uno come Italiano? O vai su un profilo come Gasperini? Tutto dipende dalle idee che si hanno".
Momento Bologna: due pareggi di fila, è una spia che si è accesa?
"Con la Roma è partita spartiacque. E' una spia accesa ma ci sta che in un campionato magari incappi in qualche pareggio. La sfida con la Roma è molto importante, lì si capiranno tante cose".
Una fotografia della zona retrocessione?
"Mister Baroni non lo conosco, mi sembra però una bravissima persona e bisogna fargli i complimenti per quello che sta facendo negli ultimi anni, non solo col Verona. Chi vedo in difficoltà? Il Sassuolo, ma per diversi fattori. Mister Ballardini è bravo in certe situazioni ma lì non sono abituati a lottare per la salvezza. Però anche l'Udinese non se la passa benissimo e ha troppi stranieri. Avere uno zoccolo italiano in più aiuterebbe in certe situazioni".