In un preannunciato clima di contestazione la prima Roma di Juric riesce a centrare il primo successo in campionato grazie all'acuto di Dovbyk nel primo tempo e a quelli di Dybala e Baldanzi nella ripresa. All'Udinese non è potuta, di certo, bastare una prova opaca, in netta controtendenza con quanto di buono mostrato nelle prime quattro giornate.
FISCHI PER TUTTI, SPECIE PER CRISTANTE E PELLEGRINI: Già al momento dell'annuncio delle formazioni il 4 e il 7 della Roma sono stati presi di mira dai (pochi) spettatori sugli spalti della prima mezz'ora. Al netto di una buona prestazione i due calciatori hanno continuato a ricevere lo stesso trattamento anche nel secondo tempo con l'intero stadio a fischiarli ad ogni tocco di palla.
IL TANDEM OFFENSIVO A SEGNO: Inizia a crescere l'intesa tra Dovbyk e Dybala, mattatori della vittoria casalinga che alla Roma mancava dallo scorso 19 maggio. L'ucraino sblocca la sfida con un potente diagonale mancino sul preciso suggerimento in verticale di El Shaarawy e serve l'assist per il primo centro romanista di Baldanzi, l'argentino si guadagna e trasforma il primo rigore stagionale a favore dei capitolini all'alba della ripresa, tagliando le gambe agli avversari.
Oltre alle rispettive realizzazioni, però, i due sfoggiano a più riprese un certo feeling attraverso dei pregevoli scambi nello stretto.
UDINESE IN CALO: Dopo tre vittorie ed un pareggio si arresta il cammino immacolato dell'Udinese di Runjaic, eccessivamente rinunciatario contro un avversario convalescente. Se a Parma la reazione dopo aver incassato il 2-0 era stata tangibile, oggi le sporadiche conclusioni verso la porta di Svilar possono essere al massimo etichettate come discontinui tentativi. Giornata no per Lucca, ammonito dopo pochi istanti dal fischio d'inizio e sostituito all'intervallo.