Domenico Roma, DS Messina, è intervenuto durante il programma "A Tutta C" a TMW Radio per commentare vari temi.
Un commento sulla stagione? C’è bisogno di investimenti di terzi per puntare ancora più in alto?
"Quest’anno è stato l’anno in cui siamo stati più vicini a raggiungere i playoff. Eravamo dentro ma abbiamo avuto una fase calante nel finale di stagione. Abbiamo il rammarico di non esserci arrivati. Oltre alla proprietà, comunque, c’è sempre bisogno di sponsorizzazioni da parte di terzi. Va dato, però, il giusto merito a chi porta avanti la baracca da 7 anni. Quest’anno la salvezza è arrivata prima del previsto. È stato un campionato diverso rispetto agli ultimi".
Tanti errori arbitrali
"Abbiamo finito il campionato con 18 situazioni avverse, tra rigori non dati e gol annullati. In una stagione è un numero importante. Non ci ripensiamo, però, perché gli eventi non si possono cambiare".
Lei è il valore aggiunto?
"Il valore aggiunto non sono io. Lo è tutta la rosa, lo staff. Io sono un ingranaggio. Sono felice di aver fatto cose belle ma sono state fatte anche cose non belle. Bisogna sempre essere autocritici".
Il tecnico ha diviso la stagione in tre fasi, è d’accordo?
"È un’analisi giusta perché avevamo cominciato in maniera importante. Abbiamo avuto l’handicap, a cui nessuno pensa, delle due gare rimandate per indisponibilità dello Jacobone. Questo è stato un problema anche perché ce le siamo ritrovate in un momento complicato di stagione. Dopo quel periodo complicato, però. tranne la gara contro il Cerignola, abbiamo espresso un gran calcio e fatto tanti punti: lì è nata la salvezza".
Sul futuro? Quale sarà l’obiettivo?
"In questo momento siamo in una fase di attesa. Stiamo aspettando, giustamente, le valutazioni del presidente. Credo che a breve andrà a valutare le sue decisioni e, poi, ci saranno degli incontri per programmare il futuro. L’obiettivo, visto che dobbiamo migliorare quello fatto in stagione, bisogna puntare ai playoff. La base c’è visto che abbiamo già 5 giocatori con un biennale e ci sono anche calciatori che possono rinnovare per la stagione successiva".
Quanto la piazza può aiutarvi?
"La piazza di Messina non la scopro io, è una piazza importante e che assorbe energie mentali e fisiche. In questa stagione le presenze allo stadio sono triplicate. Questo è un bel dato. Sono una delle colonne portanti di una società di calcio. Qui è molto sentito il tifo e fa parte della quotidianità. Il tifo va ringraziato per il supporto che ci ha dato giorno per giorno".
Il suo rapporto con il presidente?
"Sono questo aspetto il presidente fa tanto lavorare. Vuole sapere ma non entra nelle scelte. È un presidente, che da giovane ha fatto l’allenatore, e sa di calcio. Lascia lavorare ed è normale che voglia sapere sulle varie scelte".