ROMA-UDINESE 3-1 20’ Mancini (R ); 57’ Thauvin (U); 81’ Dybala , 90' El Shaarawy (R ).
Roma - Il filtro sulle ripartenze tentate dall’Udinese è ben portato collettivamente parlando. Dybala, partendo troppo largo a destra, fatica inizialmente ad entrare nel vivo. La mobilità di Pellegrini sul fronte crea potenziali occasioni. Il gol di Mancini da azione da fermo rende rediviva una caratteristica delle ultime stagioni che - con l’addio di Ibanez e la latitanza di Smalling - pareva persa per sempre.
Meglio così, perché in tutto il primo tempo (e non è una notizia, ndr) i tiri nello specchio di Silvestri sono zero.
Anche nella ripresa la vena di pericolosità da fermo sembra esser rinfrancata dalla zuccata di Lukaku, a centimetri dal 2-0. Appena il grado d’attenzione scende un minimo, l’Udinese punisce subito la mal piazzata retroguardia. La reazione dopo il pari subìto non arriva, con la frenesia che subentra presto come fiera (non) alleata, rendendo tutta la partita un po’ più box-to-box. Fino all’80’ le uniche occasioni giungono comunque in mischia da calcio piazzato, poi Azmoun-Lukaku-Dybala confezionano il punto decisivo “tutto di prima”. All’espulsione di Foti dalla panchina si capisce come tutto stia effettivamente tornando in ordine ed equilibrio. El Shaarawy chiude il conto, mostrando il valore della panchina a disposizione di Mou (quando sono infortunati meno di 10 giocatori).
Dybala 7 - Vivacità in salita, anche se girare troppo a largo dal bersaglio sembra togliere veleno dalle frecce della Joya. Le cavalcate palla al piede sono abbastanza isolate, mentre la protezione di palloni utili è a livelli eccelsi, con avversari quasi sempre costretti al fallo automatico. Freddissimo per il 2-1. JOYA VERA
Lukaku 6 - Più vigile urbano che boa, apre spazi con movimenti diligenti. Trovato meno del solito in profondità o con la palla addosso, sfiora il raddoppio su un corner d’inizio ripresa, pure se sembra curiosamente appesantito. È lestissimo nell’assist del 2-1. POCO MA BUONO
Karsdorp 6 - La fase di propositività è indubbia, come il fatto che ogni cross, purtroppo, centrerà il difendente che gli si porrà di fronte. ABBATTI TERZINI
Mancini 7 - Sblocca la partita di testa, dopo aver ben figurato in fase difensiva. Ha meno colpe dei due colleghi dietro sul pari bianconero.
Spinazzola 5 - Cerca l’uno contro uno, ma trova clienti sovente rapidi e attenti. Dopo la mezz’ora sparisce dal campo. CHI L’HA VISTO?
Pellegrini 5,5 - Ruggini evidenti. Chiede invano un rigore al 17’; provoca un’ammonizione 2’ dopo con bel dribbling: dalla punizione nascerà il vantaggio. Le energie presto si esauriscono e viene sostituito per dare un cambio di passo alla squadra. DA CRAMPI
Paredes 7 - Meno regista rispetto a quanto renda da schermo. Ruba tantissimi palloni importanti ai rivali in mediana, anche quando sembra in svantaggio col corpo. Sostituito per cercare più dinamismo offensivo. OTTIMO SCHERMO
Azmoun 6,5 - Sembra subentrare meno “elettrico & deciso” rispetto a Roma-Lecce, mettendo il giusto piede inaugurale nell’azione del 2-1.
El Shaarawy 7 - Che inizi dal primo minuto o che subentri a gara in corso è sempre all'interno di uno dei migliori momenti della sua carriera. FARAONISSIMO
Udinese - Squadra cioffiana, con fase difensiva “alta e attenta” e tattica del contropiede utilizzata col contagocce. Primo tempo ordinato, forse troppo ordinario e poco coraggioso. Samardzic pescato di rado, Thauvin inspiegabilmente a nascondersi dietro le maglie dei mediani giallorossi. I bianconeri non concedono granché a Mou nei primi 45’, ma si guardano bene dal calciare verso i pali di Rui Patricio.
L’atteggiamento remissivo perdura anche nella ripresa, complice una Roma ben messa in campo: il primo tentativo degno di nota giunge con una bordata di Thauvin al 10’ della ripresa. Di lì sale il tenore dei passaggi e la densità nella metà campo giallorossa: da un cross limpido di Payero è Thauvin a pescare un 1-1 che non sembrava essere nell’aria. Il pareggio dà coraggio alle sfuriate laterali, soprattutto di Ebosele, che lascia però praterie alle spalle. Il centro della difesa si apre “a voragine” nel 2-1 romanista, complice anche la tripla giocata di prima avversaria. Lucca viene buttato nella mischia dalla panchina, ma non riesce a toccare mezzo pallone...
Thauvin 6,5 - È chiamato a dare più quantità con l’assenza all’ultimo di Pereyra, ma gioca un primo tempo da controfigura di sè stesso. È però lui a suonar la carica con la fiammata mancina che sveglia i suoi; poi pareggia con precisione al 12’ della ripresa. RISVEGLIO IMPROVVISO
Success 4,5 - Chiedergli la finalizzazione sarebbe come chiedere a Sarri di giocare col 4-4-2. Si sbatte come sempre, ma nulla più e quando prova giocate di qualità è da dileggio. LIVELLO (QUASI) ZERO
Samardzic 5,5 - Responsabile delle iniziative friulane, seppur ben controllato dal filtro romanista. Si innervosisce dopo l’ammonizione a metà primo tempo e perde contatto col suo ruolo abituale da leader. PRIMO ATTORE MANCATO
Walace 6 - Nel traffico è più in difficoltà del solito a tenere le distanze. Chiamato spesso ad anticipi complicati dal punto di vista posturale, ma resta lucido e pulito. SENZA INFAMIA NÉ LODE
Bijol 5 - Aiutato nella missione (im)possibile di tamponare Lukaku. Si perde Mancini sull’1-0, confermando i passi indietro rispetto alla passata annata. MATURAZIONE FERMA
Ferreira 6 - Compagno di merende di Bijol nella marcatura di Big Rom, mostra buona personalità, anche se dal suo fallo (più giallo, ndr) nasce la punizione dell’1-0 romanista. CATTIVO IL GIUSTO
Payero 6 - Il cross ben portato col mancino vale l’assist del pari ed è la sua giocata migliore di tutta la gara, che per il resto è fatta di sbuffate e legnate. PIEDINO ARCUATO
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Roma essenziale: Mancini-Dybala-El Shaarawy stendono l'Udinese. Mou a -3 dalla Champions
26 nov 2023 19:47Calcio
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