Dopo un esordio convincente contro l'Udinese, per Ivan Juric cominciano le prime difficoltà in casa Roma. Il ko, il primo da quando è sulla panchina giallorossa, contro l'Elfsborg, ha fatto storcere il naso a molti tifosi e addetti ai lavori. E c'è chi addirittura paventa un possibile quanto clamoroso ritorno di Daniele De Rossi, comunque ancora a libro paga dei Friedkin, in panchina. Ecco cosa ne pensano gli opinionisti di TMW Radio.
Stefano Impallomeni: "Nel calcio ne abbiamo viste tante. Mi sembra troppo presto, Juric ha fatto tre ottimi primi tempi, poi gli altri pessimi. E' una squadra che si disperde, gioca sotto ritmo. Se tornasse DDR? Tutto è possibile, mi sembra presto ma non mi meraviglierebbe. Ha un contratto di tre anni, è in vacanza ora, sa incassare certe delusioni. Se gli dicono più avanti di tornare, credo che lo farebbe. C'è caos, e in questi casi devi ripartire da capo. Mi sembra di vedere l'ultimo tratto della gestione Mourinho o De Rossi, sembra un allenatore già ai titoli di coda. Perchè la Roma si trova in questa situazione ibrida? La Roma non è una squadra, non si vede nulla. Mai vista una cosa del genere, non c'è più convinzione nella prestazione. Spendi un sacco di soldi ma non sai come li spendi e se hai un riscontro certo. E ancora non hai creato una squadra".
Massimo Bonanni: "Sarebbe ingeneroso mandare via Juric ora, come lo è stato ingeneroso mandare via prima De Rossi. C'è tanta confusione, hai preso un allenatore che ha una certa idea di calcio, non in linea con il tecnico precedente, la squadra era stata impostata a quattro e ora si ritrova a tre, c'è confusione e il risultato di ieri non aiuta tutti, l'ambiente, l'allenatore e la squadra a migliorare questa situazione. La Roma deve provare a fare un risultato importante domenica, o l'ambiente diventa ancora più pesante. Scelte sbagliate iniziali di Juric? E' arrivato da 20 giorni, ha bisogno di far giocare tutti e valutarli, chi si aspettava che perdessero con l'Elfsborg?".
Paolo Baldieri: "Grossi risultati non ci sono stati, anzi è una squadra che è andata a regredire. Serviva dare tempo a De Rossi di assemblare la squadra e ai giocatori di macinare gioco. Si è preso Soulé ad esempio, ma non ci si può aspettare tutto e subito, servirà mettere km sulle gambe. Ci sono tante incongruenze in questa Roma. Una cosa mi ha colpito. Lo scorso anno, arrivato De Rossi, si proponeva. Ci si lamentava in passato di una squadra pigra, ma c'è una difesa bloccata che gioca la palla all'indietro, non abbiamo il concetto di lavoro propositivo. E anche la squadra non è preparata fisicamente a un gioco del genere. E' una squadra pigra. Sarebbe sciocco cambiare di nuovo, non faresti una bella figura, ma io lo riporterei subito De Rossi".
Paolo De Paola: "Non ho capito le parole di Pellegrini, ha detto che non partecipa a pagliacciate. Quale sarebbe stata, quella di dire una cosa diversa alla società o di aiutare l'allenatore? Non ho capito la posizione di Pellegrini su De Rossi. De Rossi? Io sarei d'accordo, pur nel rispetto di Juric non mi sembra adatto a una situazione come quella della Roma. Il ko in Europa arriva in un momento già delicato, sono sconfitte che rimangono".
Simone Braglia: "E' l'esempio di quello che non bisogna fare in una società di calcio la proprietà della Roma. Sarebbe una scelta ovvia, che farebbe bene alla Roma, che considero una di quelle che può arrivare in Champions. Ma le scelte societarie mi pare che vadano anche contro i loro interessi".
Massimo Orlando: "Sono d'accordo, c'è una spaccatura pericolosa con la tifoseria. Se sbagli altri due risultati è una polveriera. Credo che Juric, che considero un allenatore intelligente, sia arrivato nel posto giusto. Sono ancora in tempo per riprendere la stagione richiamando De Rossi. Sarebbe una mossa intelligente della società e darebbe quella continuità che serve".