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Roma, con Kristensen cambiano le gerarchie delle fasce giallorosse
16 lug 2023 09:00Calcio
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Di Alessandro Falzano

Nel corso della mattinata odierna la Roma ha ufficializzato il suo quarto acquisto. Dopo Aouar, N’Dicka e Llorente ecco Rasmus Kristensen. Il danese approda in giallorosso con la formula del prestito secco annuale dal Leeds, la stessa che ha permesso a Tiago Pinto di assicurare a Mourinho anche il difensore spagnolo.
Kristensen è un terzino destro dalle spiccate doti fisiche a cui spesso abbina buone abilità di corsa. Nello scacchiere della Roma verrà, presumibilmente, impiegato come quinto, o per meglio dire quarto, di centrocampo, considerata la ferma volontà dello Special One di proseguire con l’assetto arretrato a tre.
Classe ‘97, cresciuto in patria nelle giovanili del Mitdjylland, è stato allevato sin da giovanissimo da due rinomate “academy”: l’Ajax, dove ha trascorso una sola stagione, e la Red Bull, nello specifico nel laboratorio Salisburgo, maglia con cui ha conosciuto la ribalta. Nell’ultima, sfortunata annata, considerata la retrocessione, con il Leeds è comunque riuscito a collezionare 26 presenze e 3 reti.
L’acquisto di Kristensen potrebbe coincidere con l’addio di qualche elemento occupante il suo stesso ruolo. Il principale indiziato in tal senso è Rick Karsdorp, da tempo ai ferri corti con Mourinho: impossibile cancellare la macchia dell’estromissione dalla rosa per circa due mesi lo scorso inverno. L’olandese potrebbe fare ritorno in patria, magari proprio al Feyenoord, squadra da cui la Roma lo ha prelevato nel 2017. Qualora Karsdorp restasse nella capitale, potrebbe toccare a Leonardo Spinazzola fare le valigie. Il 37 giallorosso, prossimo alla scadenza di contratto, fissata per giugno 2024, da qualche settimana è entrato nel mirino del mercato arabo, pronto a formulare una cospicua offerta d’ingaggio. I restanti due, Celik e Zalewski, al momento sembrano gli unici certi della permanenza e della conseguente titolarità, anche se il loro apporto, specie in zona offensiva, dovrà sicuramente essere maggiormente tangibile sia per convincere Mourinho che per consacrarsi nello scenario nazionale ed europeo.

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