Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Fabrizio Ponciroli. Queste le sue parole:
Partiamo dalla Champions: al Milan fallisce l'impresa, i rossoneri possono puntare all'Europa League?
"Già un miracolo che sia arrivato terzo, sarebbe stato triste non vederla nemmeno il giovedì. Il Milan ha fatto troppi errori in questa Champions, troppe partite in cui non è riuscito a fare risultato per sfortuna o per infortunio di troppo. L'ha buttata via, c'erano le condizioni per arrivare secondi. L'Europa League è una grande chance ma non è semplice, prima guardavo le squadre e non manca la concorrenza. Sarà un cammino tortuoso ma non impossibile".
Come commenti i piazzamenti di Atalanta e Roma?
"La Roma copia-incolla del Milan, buttata via. Avrebbe potuto evitare due gare in più e il rischio di incontrare grandi squadre. Arrivano club di livello alto dalla Champions e non sarà semplice. Atalanta ha fatto bene il suo, ieri mi sono goduto la partita perché vedere così tanti giovani lanciati in Europa mi ha dato tanta soddisfazione. Piace quando gli allenatore dà chance ai giovani, come nel caso di Pisilli con la Roma. Speriamo possiamo andare avanti, l'Atalanta mi sembra la squadra che può fare meglio, mi sembrano belli convinti, cambierebbe la percezione futura di un allenatore straordinario come Gasperini a cui manca un colpaccio del genere".
Quanto rammarico c'è per l'Inter?
"Pesantissimo questo secondo tempo. Si possono dire tante cose, arrivando primo eri con un piede e mezzo nei quarti. Adesso avrai un avversario tostissimo e ti giochi già tutto. Se fai il colpaccio ti dà una fiducia incredibile, ma devi riuscire a farlo. Ci sono almeno tre squadre ingiocabili. Arrivare secondo vuol dire complicarsi il cammino".
La seconda stella è un carico di responsabilità?
"Non ci sono scelte tra campionato e Champions. Inzaghi mi sembra uno che vuole vincere in qualsiasi competizione, vorrei vedere l'Inter impegnata al massimo su tutti i fronti e credo che questo accadrà. È talmente profonda che può permettersi di giocare al massimo, è sempre un rischio concentrarsi su un unico obiettivo, in passato in tanti ci hanno lasciato le penne".
In vetta, più duro l'impegno contro il Genoa o con la Lazio?
"La Lazio è una squadra difficile da comprendere e da etichettare. Io faccio fatica a capire la Lazio e soprattutto dove vuole arrivare. Ci sono partite che mi sembra una squadra senza capo ne coda, in altre può mettere in difficoltà chiunque. Ma è colpa di Sarri, sono troppi gli alti e bassi. Una squadra da vertice non può vivere sulle montagne russe, in campionato hai la possibilità di riprenderti, in Champions se sbagli una partita vai a casa. La Lazio resta una squadra indecifrabile".
Che Juventus ti aspetti stasera?
"Col Napoli ho visto una grande Juve, tutta cuore e intelligenza. Il Napoli ci ha messo l'anima eppure non ha portato a casa niente. Se diamo spazio agli esteti e portatori di valore è tutto un altro discorso. Mi sembra ormai un marchio di fabbrica questo concedere pochissimo. Bisogna sistemare alcune situazioni offensiva, Chiesa va a strappi, alterna prestazioni di sei o sette minuti da pallone d'oro ad altre sottotono".