Il giornalista Alberto Polverosi a "Calciomercato e Ritiri", trasmissione di TMW Radio, ha commentato il momento in casa Juventus.
Allegri parla di obiettivo primario della Champions. E sul discorso Vlahovic parla di sostenibilità:
"Come va a finire non lo so e non lo sa nemmeno Lukaku, Vlahovic e la Juventus. Allegri è statochiaro. Il problema non è tecnico, uno scambio Vlahovic-Lukaku in situazioni normali non sarebbe mai stato valutato, ma oggi porta dei milioni nelle casse Juve ed è quella la prima esigenza della nuova Juventus. I 100 anni di Agnelli ci fanno parlare di una Juve ricca e solida, ma non c'è più quella Juventus, è finita. Oggi c'è una società bisognosa, come lo è la Roma, la Lazio, l'Inter, e si dipende da questo. Vlahovic ha 23 anni, Lukaku 30, entrambi vengono da una stagione così e così, ma la priorità della Juve non è tecnica ma quella di bilancio".
La Juve da dove deve ripartire?
"Potenzialmente può vincere lo Scudetto, ma oggi Napoli e Inter sono superiori. All'Inter credo che un altro attaccante arriverà e comunque sia già oggi ha un centravanti che dopo Osimhen è il più forte della Serie A. Già così potrebbe essere avanti alla Juve. Il Napoli ha vinto e non ha bisogno di fare un grande mercato. Della Juve non capisco la cessione di Cuadrado, che è ancora valido, se gestito in una certa maniera. E per me è una grande operazione dell'Inter. Il Milan mi incuriosisce molto, mentre la Juve è quella dello scorso anni tranne Di Maria. C'è Weah ma lo scorso anno in Ligue 1 ha fatto zero gol e per questo faccio fatica a metterla a livello di Inter e Napoli".
Chi ha più l'obbligo di vincere lì davanti?
"L'obbligo nella Juventus ce l'ha più di tutti Allegri, che deve inventare qualcosa per annullare la distanza con Inter e Napoli. La responsabilità di fare gioco tocca al tecnico".
Ci potrà essere spazio per Rovella?
"Credo che a Sarri ricordi Valdifiori che aveva all'Empoli. E' uno che dà i tempi di gioco e ha il gioco lungo che Cataldi non ha. Rovella è uno interessante ma non so che fine farà".
E le altre come le vede?
"La Fiorentina è quella che si è mossa bene, con Nzola, Beltran, Infantino, Parisi, poi ha due scommesse come Arthur e Mina. La squadra l'ha potenziata notevolmente in tutti i reparti. Sono cresciute le ambizioni, sicuramente".