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Piervincenzi: "Motta più Rocco che Guardiola ora. Milan, lo schema a 4 davanti può durare ma..."
01 ott 2024 14:55Calcio

Andrea Piervincenzi, match analyst, ha parlato dei temi della Serie A a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio.

Queste prime sei partite come le ha viste? Che Napoli vede?
"In fondo c'è il calendario facile, e il Napoli l'unica partita in cui non ha segnato è con la Juve, che non subisce gol. Ha avuto un calendario più semplice delle altre, ma è anche una squadra che con McTominay ha guadagnato tanto. Per me ha sbagliato Conte a metterlo vicino a Lukaku, lo vedo più da interno nel 4-3-3. A me piaceva di più quando giocava a tre dietro il Napoli, piuttosto che questo 4-2-3-1".

Inter, gol subiti sono errori strutturali o individuali?
"Sono simili, ha preso gol con l'attaccante che attacca davanti al difensore. E' un mix però tra errori strutturali e individuali. Lì dipende tutto dall'attenzione individuale. Quando prendi gol non è solo un problema ma una concatenazione di errori".

Milan, la formula a 4 davanti di Fonseca può funzionare alla lunga?
"Quando ho visto la formazione con l'Inter ho pensato veramente che fosse matto, perché è un sistema morto. E' ovvio che finchè Morata e Abraham hanno questo volume di gioco allora si può fare, ma basta che uno cali un poco non ne vieni più fuori e hai bisogno di un centrocampista in più. Però ha anche dei vantaggi questo sistema".

Juventus sfida il Lipsia in Champions dopo la buona prestazione di Genova:
"La cosa incredibile è che la Juve ha preso Motta pensando di trovare il nuovo Guardiola, uno con idee, invece si è trovato Nereo Rocco. E' una battuta ovviamente, ha grandi idee, ma oggi la sua vera forza è l'attenzione difensiva. Sono bravi nella copertura degli spazi senza palla, non va alta, sfrutta le doti fisiche di Gatti, Bremer, Danilo, vincono i duelli. Con la palla non potremo vedere la Juve come il suo Bologna. Con le squadre che ti aspettano il gioco di Motta non lo vedi, e deve trovare una soluzione. Ora che succede? Le squadre europee, nella loro esuberanza, non fanno tatticismo, quindi troverà più spazi".

Daniele Petroselli