Durante l'appuntamento odierno con L'Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Marco Piccari. Queste le sue parole:
Ieri l’ufficialità di Thiago Motta, come inizia la sua avventura alla Juventus?
“Sono contento della scelta di Thiago Motta, non è un giochista ma un equilibratore. Credo che questa scelta della Juventus sia una scelta entusiasmante che porta una ventata nuova e diversa. Ha vinto anche partite di cortomuso, partite non giocate benissimo, ma ha saputo sempre trovare l’equilibrio giusto. Mi sembra che la Juve abbia già le idee chiare come dimostra l’operazione Douglas Luiz che si sta portando avanti. Mi è piaciuto il riferimento ai tifosi, sa che li deve conquistare e ha iniziato nel modo migliore”.
Il passato di Thiago Motta può influire sul percorso alla Juventus?
“Uscirei dal discorso del passato di Thiago Motta, io non lo identifico come uno degli emblemi dell’Inter del triplete. Lui è un grande professionista, vuole fare questo mestiere e sa di giocarsi una grande occasione. La sensazione è che voglia giocarsela al meglio, me lo hanno descritto come uno che pretende molto, vuole fare bene e credo ci riuscirà”.
Come vedi la scelta di Fonseca?
“Sinceramente non mi aspettavo la scelta di Fonseca, alla Roma ha fatto meglio di Mourinho ma mi aspettavo un allenatore con più grinta e più affermato. Non voglio avere un pregiudizio, tatticamente è preparato e bisognerà vedere che tipo di mercato farà il Milan. È un profilo che ci può stare, è in linea con Pioli, evidentemente il Milan vuole questo tipo di profilo. Non ci dimentichiamo il curriculum di Fonseca, Sacchi ad esempio quando arrivò al Milan aveva un curriculum decisamente inferiore. Io ho una grande ammirazione per Sacchi ma ha sbagliato, non bisogna parlare di profili più importanti ma spingere per supportare un allenatore come Fonseca”.
Conte può risolvere la questione Di Lorenzo?
“Il problema Di Lorenzo se lo è trovato, ieri comunque ha mandato un bel messaggio lo stesso Di Lorenzo. Non si può tenere un giocatore controvoglia, non diamo poi sempre la colpa agli agenti. I procuratori hanno responsabilità, ma poi sono i giocatori che dicono qualcosa al suo agente. Non sono burattini i giocatori, conta la volontà del giocatore e vedremo che decisione prenderà Di Lorenzo. Attenzione alla forte capacità di convincimento di Conte”.