Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’Avvocato Maurizio Paniz.
Avvocato, un commento sull’esonero di Allegri…
“I fatti avevano superato la soglia dell’accettabilità. Allegri si era posto all’infuori dello stile della Juventus. Nonostante il chiarimento, con l’intervento di Vaciago che aveva ricucito a livello di rapporti personali, la Juve non poteva prendere una decisione diversa. Non dobbiamo dimenticare tutto quello che Allegri ha dato, tenendo la squadra in una posizione positiva, reggendo il confronto con momenti difficili a livello societario”.
C’è stato un problema di comunicazione con la società?
“È evidente che Allegri si sia trovato pressato da mesi di tensioni e discussioni sulla sua attività e sul suo ruolo. Gli ultimi 4 mesi con la Juve che ha corso a media retrocessione nel girone di ritorno hanno inciso in maniera importante nella sua stabilità psico-fisica, unite a un arbitraggio pessimo nella Finale di Coppa Italia da parte di Maresca. Sarebbe stato più logico pensare a una separazione consensuale a fine stagione, con ampie giustificazioni tecniche: questo non è stato possibile perché c’è stata una forzatura - non so quanto consapevole - da parte di Allegri nel post-Coppa Italia”.
Da chi è arrivata, secondo lei, la decisione definitiva?
“Una decisione del genere è stata presa in maniera unitaria da Ferrero, Scannavino e Calvo. Potrebbero aver ascoltato Giuntoli e dovrebbero aver ascoltato John Elkann. Nessuno decide da solo: si valuta e ci si confronta con i diversi livelli dirigenziali”.