MILAN-RENNES 3-0 32’ e 47’ Loftus-Cheek, 52’ Leao
Obiettivo praticamente in cassaforte per il Milan di Stefano Pioli. Vincere, convincere e mettere una seria ipoteca sul discorso qualificazione per poter fare eventuale turn-over nel match di ritorno. Questo voleva Pioli e questo ha ottenuto nell’andata del playoff di Europa League a San Siro contro il Rennes. Il mattatore del match è Ruben Loftus-Cheek, lui che con questa competizione ha un rapporto speciale fin dai tempi del Chelsea. Doppietta di testa per l’inglese, che è la chiave tattica di Pioli che lo schiera quasi da seconda punta per riempire l’area di rigore e mettere pressione alla tutt’altro che solida linea difensiva del Rennes. Il tris lo realizza Leao, che torna al gol dopo mesi di astinenza e questa è l’altra grande notizia per Pioli e per il Milan. Pioli che riabbraccia anche Malick Thiaw, entrato a mezz’ora dalla fine al posto di Kjaer dopo oltre due mesi di stop. Il Rennes si dimostra piccolo in un palcoscenico forse troppo grande come la Scala del calcio, l’unica nota positiva per i francesi è la prestazione di Désiré Doué, gioiellino classe 2005 tutto dribbling e qualità. Solo un miracolo in Bretagna può permettere al Rennes di rientrare nella corsa agli ottavi di finale. Di seguito le pagelle di Milan-Rennes:
LOFTUS-CHEEK: L’Europa League è casa sua. Non la giocava dall’anno con Sarri al Chelsea dove chiuse con 4 gol e tre assist. La doppietta di oggi mette in discesa il match e la qualificazione. Voto 8 PADRONE DI CASA
FLORENZI: È sempre un riferimento per i compagni in fase di manovra, l’assist per il vantaggio di Loftus-Cheek è di pregevole fattura. Voto: 7 REGISTA IN PIÙ
LEAO: L’esultanza liberatoria è l’emblema del momento vissuto dal portoghese. Aveva tremendo bisogno del gol e il suo 3-0 mette i titoli di coda al discorso qualificazione. Voto 7.5 FINALMENTE IL GOL
PULISIC: È nel vivo del gioco e cerca di creare pericoli, ma sotto porta è imperfetto e poteva fare più male a Mandanda. Voto 6 IMPRECISO
DÉSIRÉ DOUÉ: Classe 2005. Queste le due parole chiave. Classe, perché alla Scala del calcio gioca con qualità e personalità da grande giocatore. La data di nascita, 3 giugno 2005, deve spingere qualsiasi squadra a pensare a questo talentino. Voto 6.5 GIOIELLO DA PRENDERE SUBITO
MANDANDA: Non può nulla sui tre gol subiti, anzi è miracoloso su Kjaer prima del tap-in del 2-0 di Loftus-Cheek ed evita l’imbarcata nel finale. Voto 6 INCOLPEVOLE
THEATE: Lascia metri di spazio a Loftus-Cheek in occasione del vantaggio milanista, l’emblema della sua partita è un tiraccio da 40 metri finito in curva. Voto 4.5 PESSIMO
GUÉLA DOUÉ: È tre anni più “anziano” del fratello Désiré, eppure il giovane in imbarazzo sembra proprio lui. Theo e Leao lo mandano letteralmente al manicomio. Voto 5 EMICRANIA