A dire la sua sui temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex calciatore e tecnico Giuseppe Pancaro.
Milan-PSG, che partita sarà?
"E' una partita da dentro o fuori, non semplice. Il Milan ha solo una strada, quella di vincerla".
Quando si arriva da un momento così un campionato e incontri una grande come scendi in campo?
"Quando giochi partite del genere, hai un solo risultato e non al meglio arrivi contratto ma anche con il massimo della concentrazione. Penso che stasera, al netto della forza del PSG, metterà in campo tutto quello che ha in corpo. Giochi concentrato al massimo perché sei molto attento e credo che sia un piccolo vantaggio per il Milan".
Quale il vero problema del Milan adesso?
"Il fatto che fa pochi gol è un dato di fatto. E' stato poi anche poco fortunato, ha fatto ottime prestazioni ma ha raccolto poco. E quando hai l'obbligo di dover vincere poi subentra anche un po' di pessimismo e si creano malumori che influiscono sulle prestazioni, vedi con l'Udinese. E poi tanti infortuni. La mia curiosità è vedere stasera il piano gara di Pioli. Non credo che voglia snaturarsi ma vuole continuare a seguire le sue idee tattiche. Non penso che stravolgerà il Milan. Non sarà semplice, a me piace la sua idea di calcio, di essere artefici del proprio destino, ma dall'altra parte quando hai Mbappé qualche accorgimento devi prenderlo".
Lazio all'Olimpico col Feyenoord. Che sensazioni ha? Sarri dice che il lavoro vero è in campionato e che la Champions è una festa:
"Con Sarri si hanno più certezze, ha la sua idea e va avanti con quella. Il Feyenoord è una squadra forte che ha messo in difficoltà la Lazio all'andata sotto la gestione della palla, oltre che sotto l'aspetto dell'aggressività. Penso che la Lazio in casa può vincere".
Immobile dal 1'?
"Assolutamente sì. In una partita così importante i campioni bisogna farli giocare".
Che ne pensa della rosa della Lazio?
"Tutti conosciamo le pressioni di Roma, la pazienza non fa parte di questo ambiente e bisogna conviverci. A me la campagna acquisti è piaciuta, bisogna dargli il tempo di ambientarsi. Sono giocatori forti con cui costruire un futuro roseo. Quando per di uno come Milinkovic perdi uno insostituibile che non trovi sul mercato".
In campionato che lotta vede?
"L'Inter è la squadra più forte però non darei per morto il Milan. Alla Juventus credo un po' meno. Difesa impenetrabile? Alla lunga credo poco in quel tipo di gioco".