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Padovano: "La Juve poteva fare qualcosa di più. Dove andrà Conte, vincerà"
28 feb 2024 16:29Calcio
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex Juve Michele Padovano è intervenuto a Maracanà, durante TMW Radio, per parlare di diversi temi.

La Juventus ha fatto molto di più di quello che poteva fare e ora c'è un calo fisiologico?
"No, per me era la favorita e poteva vincere il campionato. Con l'Inter hanno preso una scoppola e hanno dimostrato di non poter ancora vincere il campionato. Quest'anno avrebbe però potuto fare di più. Va bene essere secondi, ma quando arrivi così alla Juve non è contento nessuno".

Cosa serve alla Juve per tornare in alto? A livello di dirigenza serve qualcosa di diverso?
"Ho grande rispetto della proprietà e in Giuntoli, che è la persona giusta per rifondare un ambiente che va rifondato, visto cosa è successo. Sono convinto che saprà toccare le corde giuste. Credo che avendo la consapevolezza che è una squadra forte questa, vanno messi tutti nelle condizioni di giocare in maniera diversa. Hanno vinto ma non convincevano quest'anno in molte occasioni".

Inzaghi è allenatore da Premier?
"Credo di sì, perché lo scorso anno nonostante le polemiche è arrivato in finale di Champions e forse avrebbe pure meritato di vincerla. Per me è in grado di poter allenare qualsiasi squadra".

Inzaghi lo vede più vicino ad Allegri o Lippi?
"Ognuno ha le proprie qualità, fare delle similitudini con un mostro sacro come Lippi è prematuro. Lippi ha vinto tutto, è tra quei 3-4 super top allenatori al mondo e in questo momento è irraggiungibile. Io sono un grande fan di Conte, le sue squadre mi divertono. Riesce a trasferire in poco tempo le sue idee. L'Inter quest'anno gioca bene e diverte, ma sono convinto che dove andrà Conte, vincerà".

Ritorno in Serie A di Zaniolo: ci crede ancora in questo calciatore?
"Il ragazzo ha ottime qualità che non si sono quasi mai viste. Ha bisogno di un allenatore che lo comprende e anche di una squadra forte che lo metta nelle condizioni di giocare bene. E anche di riprenderlo, perché l'atteggiamento è da rivedere. Nei grandi campioni c'è l'atteggiamento che fa la differenza".

Daniele Petroselli