Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Marco Piccari. Queste le sue parole:
Cosa ci ha lasciato l’ultima giornata di Serie A?
“Abbiamo visto squadre festeggiare alla pazza gioia e il Frosinone incappare in questa retrocessione. Credo che il risultato del campo sia sempre giusto, sono contento che per l’Empoli il gol decisivo lo abbia fatto Niang, ha sempre avuto un grande potenziale e questo gol lo ripaga delle difficoltà degli ultimi anni. Mi dispiace per il Frosinone ma questo dimostra che il bel calcio non sempre basta per vincere. Ha giocato un gran calcio, ma non basta per raggiungere gli obiettivi. L’Udinese è stata fortunata, credo che bisogna rivedere le strategie societarie e costruire queste squadre così esterofile forse non paga più. Speriamo possa valorizzare qualche giovane italiano in più”.
L’impresa principale è stata fatta da Nicola?
“Nicola ha delle idee chiare a livello calcistico, non è uno sprovveduto o uno che arriva solo per salvare le situazioni disperate. Nicola ha sistemato l’Empoli, giocava veramente bene la sua squadra negli ultimi mesi. Sono felice per lui anche perché c’era il rinnovo automatico e sono molto felice che sia rimasto in Serie A”.
Come vedi il possibile arrivo di Conte a Napoli?
“In primis il Napoli mi ha deluso ancor di più ieri, potevi almeno chiudere la stagione con una piccola chance di andare in Conference. Eppure il Napoli non ha fatto nulla per arrivarci, ora se dovesse arrivare Conte ci divertiremmo molto noi giornalisti perché il trio Conte-Napoli-De Laurentiis mi stuzzica. Con un Napoli così disintegrato può dare una spinta enorme, la rosa del Napoli non è drammatica, anzi è una gran bella rosa. Si è sfaldata per vari motivi, l’assenza a lungo di Osimhen ha inciso anche se sul campo ha fatto il suo. Sapere che Osimhen va via, che gli allenatori vanno via dopo un paio di settimane, tutto questo non ha aiutato. L’uomo giusto per ricomporre l’ambiente o per farlo esplodere definitivamente è Conte. Ci vuole però un grande passo indietro di De Laurentiis, perché Conte arriva e detta legge. Decide lui come ci si comporta, se prendi Conte prendi un dittatore e il Napoli ha bisogno di un dittatore come Conte”.
Di Gregorio, Calafiori e Di Lorenzo. Possono essere questi i tre colpi giusti per la Juve prima di rinforzare il centrocampo?
“Assolutamente si, tra l’altro sono tre giocatori italiano e io sono per il made in Italy. Facendo due conti a spanne sarebbero oltre 60 milioni di euro spesi, quindi per quello che ha sempre detto Giuntoli qualcuno dovrebbe lasciare, però se la Juve dovesse partire con tre nomi così, italiani e di ottima qualità, sarebbe un gran bell’inizio. Bisognerà poi rinforzare anche l’attacco, non solo il centrocampo perché Vlahovic il suo lo fa, Chiesa se sta bene fisicamente è inarrestabile e Yildiz deve giocare con maggiore continuità. La Juve però ha tre competizioni, ha tanti appuntamenti e ha bisogno almeno di un altro attaccante vero, un altro Vlahovic. Milik è un punto di domanda, ti serve poi un attaccante con altre caratteristiche, uno come Zirkzee”.