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Milan, Jacobelli: “Pioli ha ribaltato le critiche, anche quelle di Cardinale”
10 apr 2024 11:35Calcio
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Xavier Jacobelli. Queste le sue parole:

 

Quali sono le prime riflessioni dopo lo spettacolo di ieri della Champions?

“È stato un grande spettacolo quello di ieri sera, a parziale soddisfazione del nostro calcio in chiave ranking UEFA ci sono stati due pareggi. Ieri sera il Bernabeu è stato illuminato dalla grandezza di queste squadre, di fatto abbiamo visto una finale anticipata. La prima differenza con il nostro calcio è la qualità dei giocatori, ricordo quando Capello nel ’94 mi disse che l’allenatore incide al massimo al 17%, perché senza grandi campioni non vai da nessuna parte. Con tutto il rispetto di Ancelotti e Guardiola, che hanno il merito di metterli in condizione di esprimersi al meglio. Però quando vedi le reti di Foden e Valverde non puoi far altro che ammirare la qualità dei giocatori. Ieri abbiamo visto il giusto mix tra giovani ed esperti, perché Kroos è l’emblema di tutto questo. È stato richiamato a furor di popolo dalla nazionale tedesca e ieri è stato straordinario. Nel calcio italiano abbiamo i talenti, lo dimostrano i risultati delle nostre nazionali giovanili, ma manca il coraggio per far giocare questi giovani in campionato”.

 

Quanto c’è stato di coraggio in Allegri nella scelta di lanciare diversi giovani?

“Bisogna rimarcare il fatto che a prescindere dalle valutazioni sulla qualità del gioco della Juventus visto anche in questi ultimi due mesi, sul lanciare i giovani Allegri ha sempre fatto un ottimo lavoro. Ci sono sette giocatori della Next Gen nella rosa attuale della Juventus, considerando poi Fagioli che a breve ritornerà. La Juventus sta rinnovando ulteriormente il contratto di Yildiz resistendo così alle voci di mercato sul turco. Tutto questo è legato a delle strette necessità di bilancio in casa bianconera.”

 

Quanto manca al calcio italiano per raggiungere il livello inglese e spagnolo?

“Io sono sempre ottimista, vedo il bicchiere mezzo pieno e credo che l’exploit dello scorso anno con tre finali nelle tre competizioni europee non sia casuale. È vero che sono state tutte perse le finali, ma intanto ci sono arrivate le nostre squadre. Abbiamo quattro squadre impegnate domani, i loro risultati ci permettono di essere in testa al ranking UEFA per avere cinque squadre in Champions e questo è un segnale forte, fortissimo sul livello del nostro calcio. Penso che si debba proseguire lungo questa strada, significativo anche il risultato del pubblico di quest’anno. Un 30% di spettatori in più allo stadio e soprattutto la percentuale di riempimento degli stadi in giro per l’Italia. Devono essere ora i club a raccogliere questo messaggio proveniente dai tifosi.”

 

Che sfida sarà quella di domani tra De Rossi e Pioli?

“È un punto di grande orgoglio per il nostro calcio, sebbene preferissimo che due italiane si potessero affrontare più avanti. Milan e Roma arrivano in uno stato di grazie, sette vittorie consecutive per il Milan in tutte le competizioni e 26 punti in 11 giornate per la Roma di De Rossi. Sarà una sfida molto equilibrata tra due allenatori che stanno raccogliendo quanto seminato. Non so se ricordi le parole su Pioli non più tardi di un mese fa, dette anche da Cardinale che ha manifestato la sua insoddisfazione. Pioli ha ribaltato tutto dimostrando quanto la sua guida sia efficace. Per non parlare di De Rossi, che merita assolutamente il prolungamento del contratto. Regalerà grandi emozioni questa sfida.”

Redazione TMW Radio