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Marchetti: “Sarri e Pioli non sono a rischio. Conte? Non è unica opzione per la Juve”
28 nov 2023 11:32Calcio
© foto di Federico De Luca

Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Luca Marchetti. Queste le sue parole:

 

Chi rischia di più tra Sarri e Pioli oggi?

“Nessuno dei due. Da questa partita dipende un bel pezzo della stagione, specialmente per il Milan. È chiaro che entrambe le squadre stanno attraversando un momento delicato, Sarri ha acuito le pressioni perché non è mai stato messo in discussione da Lotito, è stato lui stesso a mettersi in discussione. C’è un contratto lungo, ma è chiaro che in questo momento non sta funzionando qualcosa. In questo momento tra Milinkovic che è andato via e tanti elementi cardine che stanno rendendo al di sotto dello scorso anno c’è un problema. Da Cataldi a Casale, passando per Zaccagni e Romagnoli in tanti non stanno rendendo come un anno fa. Su questo si basa una buona parte di difficoltà dei risultati della Lazio, non credo che Sarri sia in grado di cambiare il suo modo di cambiare, ma forse qualche valutazione all’interno del suo staff può variarla nell’aspetto umano più che tecnico.”

 

Le difficoltà recenti di Sarri ci devono portare a rivedere il giudizio sull’allenatore e sul suo calcio?

“Sarri è un personaggio divisivo, su alcune cose che dice lo trovo quasi geniale e altre non le condivido. Quando lavora sul campo dimostra con i fatti di essere un grande allenatore, il suo valore non è in discussione. L’Empoli di Sarri e il Napoli di Sarri rimarranno e verranno ricordati per i prossimi trent’anni, è chiaro che in questo momento stia facendo fatica ma a volte non trovi la chimica giusta in un ambiente. Alla Juve comunque ha vinto, lo sapevamo tutti che in quell’ambiente avrebbe fatto fatica e nessuno si deve sorprendere del fatto che sia durato solamente un anno.”

 

Come giudichi le parole di Abodi sulla riforma dei campionati?

“Sono d’accordo con le parole di Abodi, però bisogna capire che serve una riforma chiara e condivisa da tutti. Bisogna organizzarsi e trovare un accordo con le leghe, ma la riforma deve passare dalla C. Ci sono 4-5 squadre per ogni girone che si giocano la promozione, altre 4-5 che lottano per i playoff e tutte le altre che giocano per sopravvivere. È tutta una questione economica che va affrontata in un momento in cui i soldi fanno comodo a tutti. Non è assolutamente semplice, a livello economico ci sarà ancor più differenza tra le big della Serie A e tutte le altre, perché ci sarà una pioggia di milioni che arriverà dalla Champions League.”

 

C’è la concreta possibilità di rivedere Conte alla Juventus il prossimo anno?

“Sicuramente la mancanza di Agnelli può aiutare, Conte è un grande allenatore con un grande legame con la Juventus. La Juve è tornata in pista, è presto però ora per parlare del futuro, non possiamo escludere nulla al momento. A fine stagione resterà un anno di contratto ad Allegri e non è da escludere che si possa decidere di trovare una soluzione diversa a giugno. Non credo che Conte sia l’unica opzione per la Juventus, ci sono tanti grandi allenatori disponibili e si può valutare una soluzione differente. Tutte le squadre possono pensare a De Zerbi, tutte le squadre stanno seguendo il lavoro di allenatori come Thiago Motta e Palladino.”

TMWRADIO Redazione