Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Marchetti. Queste le sue parole:
Quanto credito merita ancora Pioli? Come va interpretata la visita di Ibra?
“Pioli conosce molto bene l’ambiente e la squadra, ha costruito questa rosa con le dirigenze che si sono susseguite. Tra i tifosi del Milan poi c’è anche chi non ha digerito il lavoro di Pioli. Io credo che il suo lavoro sia ottimo, ha riportato il Milan in Champions, ha vinto lo Scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions. Poi ovviamente ci sono dei problemi, i cinque derby persi incidono moltissimo. Credo però che Pioli non vada messo in discussione e credo anche che la visita di Ibra non sia assolutamente un tema negativo. È stato un leader di questo gruppo, la visita programmata di Ibra a favore di telecamera non mi fa pensare a nulla di strano. In questa settimana c’è stato il processo al Milan per come ha perso il derby, le spiegazioni postpartita hanno poi fatto storcere la bocca ai tifosi rossoneri. Ora deve partire bene in Champions, il Newcastle è una squadra forte ma il Milan ha bisogno di fare subito una buona prestazione. Bisogna fare risultato con la squadra della quarta fascia, seppur molto forte, altrimenti il cammino si fa decisamente in salita.”
Serve una Lazio più concreta stasera contro l’Atletico?
“La Lazio ha iniziato sotto le aspettative, si è presentata a questo campionato con il secondo posto della passata stagione e con un mercato che ha allungato le rotazioni. C’era la necessità di sostituire un giocatore importante come Milinkovic, penso che questo sia stato fatto anche se con tempistiche non perfette per Sarri e questo non ha aiutato. L’ossatura e la gran parte dei giocatori della Lazio sta già lavorando con Sarri da diverso tempo, mi aspettavo un impatto sul campionato migliore, visto che ha perso punti con le piccole come la sconfitta a Lecce. Deve ritrovare quella concretezza che l’ha resa letale la scorsa stagione, specialmente davanti con un reparto offensivo molto temibile. La cosa però che dà più fastidio a Sarri è la quantità di gol subiti, la fase difensiva è la base del gioco di Sarri e soprattutto la Lazio deve trovare maggiore serenità. Le tante polemiche per calendario e arbitri non devono diventare il leitmotiv della stagione. Oggi affronta l’avversario più forte del girone, non sarà l’Atletico di qualche anno fa ma è comunque una squadra di livello internazionale. E poi ci sarà la contrapposizione tra due mondi, da una parte il calcio di Sarri e dall’altra il calcio di Simeone.”
Come giudichi l’inizio di stagione del Napoli?
“Oggi il Napoli non mi sembra il Napoli di Garcia, ma non è più il Napoli di Spalletti e questo porta alla confusione. Abbiamo ancora in mente il Napoli che ha dominato in Italia e in Europa, specialmente nella prima parte della stagione. Stiamo vivendo alcuni protagonisti che non sono incisivi come la passata stagione, su tutti Kvara. Ricordiamo che Garcia è arrivato da due mesi e che giustamente vuole inserire i suoi principi di gioco, cambiano dei punti di riferimento e lo scopriremo se Garcia riuscirà a far bene o no. Il Napoli oggi ha un punto in meno rispetto all’anno scorso, ci vuole un po’ di tempo ricordando che Spalletti ha vinto il campionato al secondo anno, non al primo.”