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Marchetti: “Per il campionato ci divertiremo, ma il Napoli resta la squadra da battere”
05 set 2023 12:02Calcio
© foto di Federico De Luca

Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Marchetti. Queste le sue parole:

 

Le due milanesi sono state ben costruite?

“Thuram e Arnautovic all’Inter devono rispettare le aspettative dei tifosi, rispetto magari ai precedenti obiettivi come Lukaku o Balogun. Il campo ha dato delle garanzie al momento, ma tre giornate non sono molte. Sulla narrazione degli algoritmi non credo che il Milan abbia avuto bisogno di essi per identificare come obiettivi Reijnders, Loftus-Cheek o Pulisic”.

 

Giroud come Benjamin Button invece? Più invecchia più migliora.

“È un Milan che gira e che da l’impresssione di essere migliorato ulteriormente. Pioli è un allenatore molto attento ai cambiamenti, trasformando il Milan nel corso della sua esperienza, a volte anche profondamente”.

 

È la consapevolezza ciò che sta rendendo l’Inter una delle favorite?

“C’è la consapevolezza di essere una squadra forte, avendo anche raggiunto a pieno merito la scorsa finale di Champions. In questo mercato poi sono stati spesi cento milioni, tanti quanti quelli incassati, il che certifica che si è cambiato tanto, ma soprattutto bene. La sensazione è che per il campionato ci divertiremo fino alla fine. Il Napoli a mio avviso resta la squadra da battere, subito davanti alle milanesi. Anche Roma, Lazio e Atalanta possono però inserirsi nella corsa Champions. I giallorossi con un mercato intelligente hanno regalato a Mourinho una buona squadra, La Lazio ha fatto acquisti di qualità e l’Atalanta non ha mai speso così tanto”.

 

Che si dice sul rinnovo Osimhen?

“Al momento non ci sono stati contrasti tra le due parti, ma il coltello dalla parte del manico ce l’ha Osimhen. De Laurentiis sa benissimo che questo contratto va rinnovato per evitare i malumori del ragazzo e per evitare di perdere dei soldi. Anche Kvaratskelia, come il nigeriano, merita il rinnovo, proprio per il bene stesso del Napoli”.

 

Come hai visto la sconfitta contro la Lazio dello stesso Napoli?

“Il Napoli non ha sfruttato tante occasioni, mentre la Lazio ha giocato una gara compatta. Garcia ha innestato nel calcio di Spalletti le proprie idee, con delle soluzioni tecniche differenti. L’anno scorso gli azzurri sono stati una macchina meravigliosa, ma si trattava già del secondo anno di Spalletti. Ora più che altro c’è un Kim in meno, che si avverte parecchio”.

 

Al Napoli manca più Kim, Spalletti, Giuntoli o o il preparatore Sinatti?

“Il cambio di allenatore e già avvenuto tre mesi fa. Per il direttore sportivo Giuntoli ha costruito una mentalità in otto anni di operato. Quello che manca di più però è Kim. C’è da ricordare che i cambi di idee portano ai cambi di filosofia”.

 

Cosa c’è da aspettarsi per l’incontro tra la Juventus e l’entourage di Pogba?

“Se il giocatore accetterà di parlare con il procuratore lo farà. Se il giocatore dovesse accettare una riduzione dell’ingaggio sarebbe già un passo avanti. La Juventus per lui, come per tutti gli altri, avrebbe quantomeno ascoltato delle offerte. In questo mercato però ciò che i bianconeri non hanno fatto è stato il grande incasso tramite cessioni, cosa che invece hanno fatto tutte le altre big. L’altra grande differenza è che per le altre squadre le grandi cessioni si sono rivelate tutte grandi plusvalenze mentre, considerato quanto è stato investito, i bianconeri non avrebbero accettato 40 milioni per Chiesa o 65 per Vlahovic”.

 

Come si chiude il bilancio italia-Arabia Saudita in ottica mercato?

“È un problema che si deve porre l’Europa, non solo l’Italia. Al nostro paese comunque l’Arabia ha aiutato, offendo cifre importanti per giocatori come Milinkovic e Brozovic. Le squadre arabe poi penso abbiano influito molto su alcuni possibili obiettivi esteri. Koulibaly per esempio sarebbe tornato in Italia se non fosse andato in Arabia, così come per Ziyech. In conclusione c’è da dire che nessun paese aveva mai avvicinato per spese i top cinque campionati, mentre ora l’Arabia è al terzo posto in questo senso”.

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