Durante l'appuntamento odierno con L'Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Marchetti. Queste le sue parole:
Su Marotta presidente?
"Su questo non c’è dubbio. È un po’ una sorpresa perché Marotta aveva sempre smentito. Io non so come è stato convinto, magari ce lo spiegherà lui. Che questa ipotesi stesse prendendo piede ieri lo ha capito, ed è stato molto bravo, Matteo Barzaghi. È riuscito ad unire tutti i puntini e siamo arrivati a dire ieri sera che sarebbe stato lui con una buona certezza. Quando ieri abbiamo reso noto che il presidente sarebbe stato lui la notizia è dilagata e c’è stata sorpresa. L’Inter, infatti, è la prima cosa che ha fatto sapere oggi. Lui è una figura di garanzia perché l’Inter è arrivata dove è arrivata anche grazie al lavoro di Marotta".
Sul progetto futuro?
"La continuità del progetto c’è ed è quello che è stato negli ultimi due anni. Ci sarà sostenibilità economica per il mercato e per migliorare i conti. La situazione di esposizione dell’Inter è molto importante. Comunque bisognerà restare sempre competitivi in Italia e in Europa. È una situazione da valutare con cautela perché non è semplice restare competitivi in Italia e in Europa essendo sostenibili. In questi anni ci sono riusciti per la bravura dei dirigenti".
Sulla situazione Allegri-Juventus? L’allenatore livornese può essere una soluzione per la Lazio, nel caso di addio di Tudor?
"Secondo me per Allegri e la Lazio non credo. Io ti dico che non va sottovalutato Italiano, se si dovesse interrompere il rapporto con Tudor. Va detto, però, che questo non è successo e Lotito continua a dire che sarà lui l’allenatore biancoceleste. Io credo che per Allegri non ci siano altre proposte sul tavolo, anche perché anche in quel caso gli sarebbe convenuto continuare con la causa. Si è deciso di prendere una decisione migliore sia di forma sia anche economica. Alla fine entrambi hanno risparmiato per la causa e, se così possiamo dire, tutti felici. Allegri libero sul mercato, comunque, è un’opportunità importante per le grandi squadre, sia in Italia sia in Europa, e un’ansia maggiore in più per chi si siede per la prima volta su una panchina importante. Per me gli orizzonti di Allegri si possono aprire. Io non pongo limiti a nulla. È un nome da tenere d’occhio in assoluto. Sono molto gli allenatori importanti liberi, poi: De Zerbi, Tuchel, Xavi".
Su Chiesa-Juve?
"Secondo me intanto bisogna parlare in maniera concreta del rinnovo. Adesso bisogna aspettare l’Europeo, sia per lasciarlo senza pensieri in questa competizione sia perché con un buon Europeo può alzarsi il prezzo e trovare un’altra soluzione che gli piace di più. La mia sensazione è che si aspetti l’Europeo per capire se ci saranno opportunità da cogliere: che sia di restare o di andare via. Non c’è dubbio sul fatto che o rinnova o va via".
Palladino-Fiorentina?
"Palladino è sempre stato un nome importante per la Fiorentina. Io credo che loro avessero capito che a prescindere dalla coppa, nonostante la narrazione sia stata diversa, ci sarebbe stato l’addio. Magari in maniera diversa, ossia con la gioia del trionfo e non con la delusione che c’è stata. Io credo che il Bologna punti su Italiano perché dopo Thiago Motta è difficile trovare meglio. Penso che se Italiano restasse libero ancora un po’ e ci fosse un saluto tra Tudor e la Lazio anche i biancocelesti punterebbero su di lui".
Sul mercato del Como?
"Vorrebbero un portiere e si è parlato anche di Audero. Magari potrebbe rimanere con una formula diversa. Un’idea per il centrocampo è Sensi. Non sarà un mercato tipo il Chelsea perché c’è la voglia comunque di fare un passo lungo quanto la gamba del Como. Ci sarò un mercato per mantenere la categoria".
Conte può giocare a quattro? Su Di Lorenzo?
"Può passare alla difesa a quattro. La cosa è che comunque ci sarà un tridente in avanti perché tanti esterni non andranno via. Su Di Lorenzo vi posso dire che Conte ha detto che Di Lorenzo è imprescindibile. Per me vincerà il campo e quindi il capitano del Napoli resterà a Napoli. È un capitano e un uomo straordinario che ha reso possibile anche lui il terzo scudetto".
Fiducioso per l’Europeo?
"Sono sempre fiducioso. Tra l’altro credo che Spalletti sia una grande garanzia di quello che ha detto nelle varie conferenze. Mi auguro che l’Italia sia quella che ha in mente Spalletti. Una Nazionale di cui essere orgoglioso. Per me non c’è un fenomeno nella squadra ma in una competizione di un mese il gruppo è importantissimo".