Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Luca Marchetti. Queste le sue parole:
Ti aspettavi questa Udinese?
“No, intanto perché lo scorso anno si è salvata all’ultimo. Vero che aveva giocatori di qualità, forse l’Udinese ancor più del Sassuolo aveva giocatori di esperienza, seppur arrivati in Italia da quasi sconosciuti. Il campionato dell’Udinese è stato a un passo dal baratro, vederla prima in classifica con un nuovo allenatore quasi sconosciuto è sorprendente. Tutti ci chiedevamo chi fosse il nuovo tecnico, invece si è inserito subito e ha comunicato bene con una rosa multietnica, l’entusiasmo dell’arrivo di Sanchez ha riacceso i tifosi e in campo si vede una squadra aggressiva, molto concentrata. Poteva essere la sorpresa il Parma, per me continua ad esserlo anche perché gioca con aggressività, Pecchia per me è un grande allenatore ed è un progetto futuribile con giocatori giovani che sono lì già dall’anno della Serie B. Non so se l’Udinese possa ripercorrere la stagione del Bologna”.
Cosa ti aspetti da Thiago Motta questa sera?
“Thiago Motta ci ha portato a credere che si possano fare cose extra-ordinarie, come le quattro panchine di Danilo e la titolarità di Savona o la titolarità di Mbangula e le tre panchine di Douglas Luiz. Le scelte di Thiago Motta faranno sempre discutere, intanto perché alla Juve non ci sono undici titolari ma sono di più. L’infortunio di Conceicao lo aiuta a fare una scelta in meno, ma a centrocampo ci sono tanti possibili titolari. Ci sono tante scelte da fare, continua a non giocare capitan Danilo, non so nulla ma penso che il brasiliano stia bene. Se non ti piaceva Danilo, così come non ti piacevano Chiesa, Kostic o Szczesny, potevi dirlo prima e farlo partire. Sicuramente fa rumore questa gestione di Danilo, più di Locatelli trequartista ad esempio. Parliamo del capitano della Juve che ha giocato fino ad ora dieci minuti”.
Thiago Motta si prende dei rischi con queste scelte forti?
“La gestione del gruppo è fondamentale, specialmente nelle grandi squadre e molti punti arrivano da lì. I risultati vengono se c’è il gruppo, ma anche il gruppo accetta meglio le scelte se ci sono i risultati. Certe scelte ti possono portare a delle critiche, però se non vinci le critiche arrivano anche se fai le scelte scontate. Se vinci sei un eroe se perdi sei un fesso, per questo l’allenatore deve andare avanti con le sue idee. Se Motta pensa che Kalulu sia meglio di Danilo è giusto che giochi Kalulu, quello che dico è che se Danilo non deve giocare mai glielo potevi dire in estate. Questo però diventa un tema solo se la Juve dovesse perdere, se dovesse vincere non ci penserà nessuno”.
Come riparte il Milan dopo il 4-0 con il Venezia?
“Penso che qualsiasi partita non avrebbe potuto liberare i milanisti dai loro dubbi, qualsiasi 4-0 però solleva gli umori dei tifosi e della squadra. Non è mai scontato vincere 4-0, ci vuole tempo per questo Milan. Il banco di prova lo avrà, ma immagina che settimana avrebbe vissuto se non fosse arrivato il 4-0. Per me poi c’è prevenzione, il Milan sta incontrando sicuramente un periodo di disequilibrio, ma le critiche che riceve per ogni risultato il Milan sono molto più feroci di altri contesti simili. L’Inter viene dallo scudetto e giustamente non si critica un mezzo passo falso, il Milan ha balbettato più dell’Inter e viene da un cambio dell’allenatore e ha delle difficoltà che devono essere superiori a quelle dell’Inter, altrimenti avrebbe vinto lo scudetto il Milan. Non capisco questo accanimento con Fonseca che è ritenuto inadatto, diamogli tempo. Poi che non stia risolvendo i problemi del Milan dello scorso anno mi sembra chiaro, ma se ha gli stessi problemi forse sono problemi strutturali?”.