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Marchetti: “Incontro ADL-Mazzarri, poi si decide. Milan? Non è solo colpa di Pioli”
14 nov 2023 11:32Calcio
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Marchetti. Queste le sue parole:

 

Quali aggiornamenti ci sono sul fronte Napoli?

“In questo momento la situazione è ancora da definire. Ieri c’è stato l’incontro con Tudor e si è chiuso con il più classico dei le faremo sapere. Questo significa che evidentemente l’accordo fino in fondo non è stato trovato, De Laurentiis cerca un profilo fino a fine stagione e oggi si incontrerà con Mazzarri. Non si possono escludere a priori anche altre opzioni, ma in questo momento è un testa a testa. Poi bisogna capire che la dirigenza può influire, può dare delle indicazioni ma alla fine la decisione spetta a De Laurentiis. Pochi allenatori per il Napoli? Arrivare dopo Spalletti è difficile, l’anno dopo la vittoria dello Scudetto puoi solo fare peggio. C’è anche un discorso progettuale ed economico, il Napoli non ha una disponibilità economica per gli stipendi che non è paragonabile alla potenza economica di altre big. La fila di allenatori ambizioni comunque c’era, ma se parliamo di allenatori che sono già al top magari non c’è quella fila. Non è Conte a dover convincere il Napoli per esempio, ma il Napoli a dover convincere Conte. Italiano era stata un’idea la scorsa estate, ma poi ha preferito restare a Firenze. Magari a fine stagione può cambiare qualcosa. In questo momento però un allenatore fa fatica a dire si a un’offerta da sei mesi di contratto in una situazione così difficile visto l’inizio di stagione del Napoli. Non si lavora in un clima sereno e non hai le spalle coperte, accetta un allenatore con grande personalità o un allenatore che ha bisogno di un’esperienza del genere.”

 

Anche Cannavaro è entrato nel giro dei nomi?

“Sicuramente un messaggio o un segnale sia arrivato al Napoli da parte di Cannavaro. Sicuramente se avessero proposto la panchina del Napoli a Cannavaro non avrebbe detto di no, già essere al Maradona per la partita con l’Empoli è stato un messaggio chiaro. Poi possiamo discutere sul decidere di prendere un traghettatore, evidentemente De Laurentiis non ha trovato un allenatore con cui costruire un progetto pluriennale.”

 

La posizione di Pioli al Milan è in bilico?

“No. È chiaro che se continua a non vincere fa fatica, non ha trovato risultati e ha fatto anche brutte prestazioni come nel secondo tempo con Lecce e Napoli. Chi ha la sicurezza che cambiando Pioli si risolvano tutti i problemi secondo me sbaglia. Al Milan c’è una situazione tecnica che va avanti da 3-4 anni con un allenatore che ti ha riportato in Champions, ha vinto uno Scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions, perché si deve cambiare? Può essere tutta colpa dell’allenatore che si è rimbambito all’improvviso? Forse ci sono colpe anche di altri. Pioli ha fatto delle scelte al limite, ma anche cambiando sistema di gioco ha ottenuto risultati. Pioli chiaramente non sta facendo bene e va criticato, ma va fatto con criterio. Gli allenatori sono la categoria più attaccata del calcio perché sono i più facili da attaccare. Questo gli allenatori lo sanno, però per onestà intellettuale quando una squadra va male non può essere solo responsabilità dell’allenatore. Poi ci sta anche che un ciclo possa finire, dopo 3-4 anni magari capisco che ho tirato fuori tutto quello che si poteva da quel ciclo ed è giusto cambiare. Sono finiti tanti cicli in Italia e in Europa, finiscono tutti i cicli. Bisogna capire quando.”

TMWRADIO Redazione