Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Luca Marchetti. Queste le sue parole:
Che impressione hai avuto dell’Italia e delle altre big fino a questo punto?
“Sono stati rispettati i pronostici, le squadre più in vista hanno fatto bene. Bellingham ha segnato, Mbappé ha inciso, abbiamo visto una Spagna più verticale e devo dire che vedendo l’Italia ho visto una squadra che già si comporta da squadra. Spalletti è riuscito a mettere degli elementi da club, sfruttando le caratteristiche di alcuni giocatori come Calafiori, Dimarco e Chiesa. Ho visto una sana rabbia, la voglia di non disunirsi dopo il vantaggio dell’Albania che ha portato a un grande primo tempo. Contrariamente a quanto ho letto non trovo ci sia stato un insufficiente, faccio fatica a trovare qualcuno che ha fatto male ad eccezione dell’errore del gol. A me è piaciuto Frattesi, Chiesa ha fatto bene, Scamacca ha fatto un grande lavoro e l’ho visto coinvolto. Faccio fatica a trovare qualcuno sottotono”.
Cosa manca per chiudere l’operazione Douglas Luiz?
“Non parlerei di buonuscita per McKennie, sono delle semplici richieste dell’entourage del giocatore. Ha capito di essere il fulcro dell’operazione e dice di andar via alle sue condizioni. Le opzioni sono due, o si trova un accordo economico con McKennie o si cambia giocatore nell’accordo. Credo sia più facile trovare un accordo con l’americano, queste trattative sono complesse perché bisogna trovare l’accordo con più parti. In questi scambi tutti i giocatori coinvolti sanno di essere importanti per la buona riuscita dell’operazione e quindi cercano di ottimizzare i propri interessi. Questo è quello che succede in ogni operazione di mercato. Di sicuro questa operazione poteva essere chiusa in settimana, adesso bisognerà aspettare un po’ ma va chiusa entro il 30 giugno per esigenze di fair play finanziario dell’Aston Villa”.
Adeyemi può essere un’idea per la Juventus?
“La Juventus sicuramente segue un giocatore in quella posizione di campo, ma ricordiamo che prima deve vendere. Oggi andare ad aggiungere un giocatore come Adeyemi o Greenwood non è facile, è chiaro che la Juve stia scandagliando il mercato, ma finché non arriverà una cessione sarà difficile fare un’operazione in entrata”.
Come si sta evolvendo la situazione Kvaratskhelia in casa Napoli?
“La situazione è complicata e la chiarezza non c’è. Questa è una spina in più che si aggiunge alla situazione Di Lorenzo e a quella di Osimhen. Non bisogna demonizzare nessuno e nessuno è un santo, ma che Kvaratskhelia potesse essere un problema lo si sapeva. Quante volte abbiamo parlato del rinnovo di Kvara? Senza prendere le difese di nessuno ma analizzando i fatti, Kvaratskhelia arriva a Napoli e dimostra di essere un giocatore fuori categoria, aiuta il Napoli a vincere lo Scudetto ed è la sorpresa più impressionante del nostro campionato dai tempi di Kakà. Io capisco una società che vuole difendere il contratto che ha fatto firmare al giocatore, ma se quel contratto non viene rinnovato è normale che si crei del malcontento e questo ti rende più aggredibile sul mercato. È legittima la richiesta di rinnovo di Kvaratskhelia ed è legittima la posizione del Napoli che dice di avere ancora tre anni di contratto e di voler rinnovare alle sue condizioni. La proprietà poi ha messo sul mercato Di Lorenzo, questo non lo diciamo noi. Conte poi lo ha voluto blindare, adesso si sta cercando di riallacciare i rapporti con Kvaratskhelia, ma la situazione ambientale con Di Lorenzo è complessa. Come si risolve? Non lo so, ci vuole tanta diplomazia, tanta pazienza e con la consapevolezza di aver commesso degli errori. Di Lorenzo adesso va lasciato in pace in Germania, deve pensare all’Europeo e poi si farà un punto ad Europeo finito. Per Conte però Di Lorenzo e Kvaratskhelia sono imprescindibili”.
Quale può essere la prossima squadra di Zaniolo?
“Atalanta, Fiorentina e Villarreal si sono mosse con formule diverse, sono tutte società ambiziose con situazioni diverse. Io credo che Zaniolo voglia tornare in Italia, all’Atalanta sarebbe uno dei protagonisti perché comunque c’è tanta qualità, alla Fiorentina sarebbe un titolare inamovibile e vedremo dove finirà”.