Andrea Malgrati, allenatore, è intervenuto nel corso del programma "A Tutta" a TMW Radio per commentare vari temi.
Che estate è stata per lei dopo la scorsa stagione con il Lecco?
"È stata un’estate in cui ho voluto recuperare un po’ le energie. Lo scorso anno è stata una stagione molto particolare e tosta che si è conclusa con la giusta squalifica visto che non ho il patentino. La squalifica è finita ad agosto. È stata un’estate che mi ha permesso un po’ di riequilibrarmi".
Che idea si è fatto sul Renate?
"Renate è un ambiente che ti permette di lavorare serenamente e di commettere anche qualche errore, non c’è quell’ansia che magari c’è in altre piazze. Sono partiti molto forte e ora hanno un momento di difficoltà ma comunque sono partiti bene".
Si aspettava una partenza del genere dopo tutti i cambi fatti in estate?
"Hanno cambiato un po’ e non mi aspettavo una partenza così. Hanno sempre giocato partite combattute fino alla fine in cui hanno portato a casa bottino pieno. Questo significa che le cose funzionano e che le stanno facendo bene".
Anche il Lecco non sta facendo male, nonostante i tanti cambi anche nelle posizioni più alte in società
"Quando cambi dall’alto cambia un po’ tutto. Si sono creati nuovi entusiasmi anche se è sempre un po’ un salto nel vuoto. Io comunque conosco molte persone lì dentro e so che possono fare bene. Il ritorno di Ionita, poi, aiuterà perché per la C è un lusso, lo era anche per la B con noi".
Che idea si è fatto invece sulla crescita della Serie C?
"Con le riforme che sta facendo Marani, anche nel tema giovani, si sta creando davvero una bella macchina. Noi veniamo dalla B dello scorso anno e la differenza si vede però vi posso dire che il livello si è alzato. Mi auguro che adesso ci sia una bella gestione anche per quanto riguarda le strutture".
Marani ha parlato tanto di strutture
"Io Marani l’ho conosciuto poco prima che venisse eletto la prima volta e vi posso dire che si vedeva subito che dietro le parole ci fosse un uomo. Si vedeva che c’era tanta voglia di fare un bel lavoro e questo lo ha anche dimostrato. Adesso è stato rieletto e io ne sono davvero contento".
Quale è la sua posizione sulle U23? Le piace questo tipo di progetto?
"Ci può anche stare ma non deve essere un concetto esasperato. Non bisogna togliere spazio alla Serie C, che è il campionato del popolo e dei paesi. Ci sono delle realtà importanti e anche delle bellissime piccole realtà. Secondo me se dovessero essere troppo, dopo un po’, si leverebbe il romanticismo che serve alla Serie C. Sono argomenti un po’ delicati e che vanno trattati con la giusta cautela e giusta calma".
Quali sono le migliori in ogni girone?
"Nel girone A vi posso dire il Renate e mi ha fatto una grande impressione l’Albinoleffe, in cui si vede che c’è programmazione e si vuole fare bene. Ci sono, poi, Padova e Vicenza che hanno una marcia in più e sono le due squadre che se la lotteranno fino alla fine. Nel B sono davvero tante: Pescara, Torres e altre. Anche nel C, poi, ci sono tante squadre che se la possono giocare fino alla fine. Saranno, insomma, tre giorni belli da vedere".
Si dice tanto dei gironi A e C ma anche il B è molto combattuto
"Ci sono squadre forti e che sono state costruite bene. Lì si lotterà fino alla fine".
L’Entella, nonostante non abbia nomi altisonanti in squadra, sta facendo davvero molto bene e sembra essere competitivo
"Mi trovi d’accordo perché sono andato a vedere qualche gara loro e vi posso dire che è una squadra costruita bene. Magari non hanno i nomi altisonanti ma è stato già dimostrato che non contano solamente i nomi".
Per il suo futuro cosa cerca?
"Ho avuto qualche contatto con diverse squadre. Si parla sempre di progetti ma io credo più che un allenatore debba valutare bene tutti gli aspetti. Sono importanti anche le esigenze che ha un allenatore e io ho anche un trascorso importante visto che ho fatto la serie B. Questa estate ho avuto un mercato buono in B ma, poi, è arrivata la squalifica. Ora per il futuro siamo orientati più sulla C e ci sono delle buone opportunità. Io devo valutare bene perché cerco un progetto dove si possa lavorare con una certa tranquillità e ci possa essere pazienza. Deve esserci il tempo per creare anche un rapporto con i propri calciatori".