Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore Fabio Macellari.
Che idea ti sei fatto sul caso Lukaku?
“Come giocatore mi è sempre piaciuto, ma non capivo come mai non riuscisse a sbloccarsi. Lukaku non vuole mai partire dalla panchina e lo capisco. Sono contento dei gol meritati che si sta portando a casa. Non approvo, avendo avuto anche io il passaggio dall’Inter al Cagliari litigando col Presidente, il modo in cui ha trattato il tifo interista”.
L’Inter avrebbe rinnovato il contratto a Dzeko se avesse saputo di poter perdere Lukaku?
“Io non ci credo. Dzeko è andato a giocare in Turchia. Credo che fosse una cosa pianificata da tempo. Non è andato in Liga o Premier. Non credo che l’Inter lasci al caso queste cose qui. L’attacco potrà essere anche rinforzato, ma questo lo può sapere solo Inzaghi - se dovesse servire - e sarà lui a chiedere il profilo giusto. Secondo me su Dzeko era già pianificato tutto”.
Sul rapporto tra Lukaku e Inzaghi che ne pensi?
“Inzaghi è un tecnico preparato. I due fratelli erano diversi in campo: Pippo era un fenomeno e Simone un grande giocatore. Il fenomeno in panca è Simone. Parlo da allenatore: se vedi un giocatore e non ti aggrada per il contributo che dà, nessuno può convincerti. Possono esserci motivi caratteriali. Ricordo che quando arrivai a Cagliari furono cacciati 4 giocatori da Ventura, per motivi che sapeva soltanto lui”.
Il caso Lukaku ha rafforzato la personalità di Lautaro?
“Se parti dal presupposto che c’è un attaccante come Lautaro, devi pensare al fatto che due attaccanti devono andare d’accordo ed avere intesa. Ho sempre un po’ sottovalutato Lautaro come giocatore, forse perché andavo a paragonarlo con mostri come Ronaldo e Vieri. Negli anni non si è mai perso d’animo. Ora ha una fiducia straordinaria dal Mondiale e anche il ruolo centrale piò aver dato una mano”.
La nuova centralità da capitano può consentirgli di superare il neo della continuità realizzativa?
“Non credo che sia la fascia da capitano, tanto che spesso non avere quella fascia ti libera e ti fa rendere ancora di più. Andando avanti di questo passo la fascia la sta confermando. Darei sempre la fascia a un centrocampista e un difensore. Spero che la possa vestire Barella quella gloriosa fascia, da tifoso e da sardo”.