A parlare di coppe e Serie A a TMW Radio, durante Maracanà, è stato Bruno Longhi.
Che ne pensa del momento di Leao?
"Il Dio del calcio lo ha punito. Se l'è costruita tutta da solo quell'azione, ha voluto insistere ed eccedere e per questo è stato punito. Se vuole giocare in Champions il Milan, ha tre giocatori di alto livello che sono Hernandez, Leao e Maignan. Bisogna anche accettare certe cose da un giocatore che ha doti incredibili. Un tecnico deve migliorare uno come lui? Matthaeus ringraziò sempre il Trap perché gli insegnò a calciare di sinistro. Oggi il problema è che sono 25 giocatori e diventa difficile prenderne uno da parte e migliorarne le doti tecniche. Leao ha anche la sfortuna di andare a 200 all'ora ed è più difficile fare certe cose. Continuo a sostenere che se togli al Milan Leao, gli togli un braccio".
E dell'Inter che pareggia in Champions?
"La Real Sociedad ha giocato un calcio straordinario, ci ha messo tutto quello che poteva mettere, pressing, qualità e non solo. L'Inter sì ha fatto cambi, ma quelli inadatti è stato solo uno. Asllani non è Calhanoglu ma anche il turco ieri avrebbe sofferto. Ieri erano sempre aggressivi, ci potevi fare poco. Non andava messo solo Arnautovic. Se non riesci a superare la prima linea, ti serve uno che tiene palla e fa salire la squadra e Arnautovic non è uno così. Ieri i cambi sono stati produttivi, da una parte e dall'altra. Ha rischiato enormemente comunque di perdere l'Inter, ed è un campanello d'allarme. Dopo il 5-1 nel derby si sono sprecati gli elogi, forse sono andati in campo pensando di essere più forti".
Napoli, che ne pensa del momento di Kvaratskhelia?
"Quando vai in campo e fai quello che ha fatto lo scorso anno il georgiano, vuol dire che quelle cose le sa fare. Adesso bisogna cercare di capire perché non gli riescono certe cose. Magari la forma fisica, il feeling con il tecnico, magari non vuole dimostrare più nulla. Bisogna ritrovare ora quelle prestazioni, che ha nelle sue corde altrimenti non le avrebbe tirate fuori".
Un voto alle italiane in Champions?
"All'Inter 5, perché ha riacciuffato il pari dopo una prestazione sottotono. Il Milan avrebbe giocato da 6,5 ma si è magiato i gol, quindi 6-. La Lazio ha giocato alla pari con l'Atletico che non è in un bel momento, ma di sicuro prende la sufficienza. Il Napoli ha rischiato ma ha vinto. C'è stato però poco di veramente buono dalle italiane".
Come si aspetta questo campionato?
"Che ci sia una fuga come lo scorso anno penso di no. Il Napoli è forte, però dopo aver vinto non è mai facile ripetersi. Dico che l'Inter ha la particolarità di un gioco che va benissimo per il nostro campionato e ha giocatori forti, ma anche la Juventus può dire la sua. Sono ancora scettico sul tandem Vlahovic-Chiesa, mi sembrano ancora molto ragazzini. Il Lukaku dell'Inter era uno che timbrava sempre, incute timore, sui due dico che sono bravi ma mi danno l'idea di due che devono ancora crescere".