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Le pennellate di Ruben al servizio di Pioli. Loftus-Cheek sempre più vicino al Milan.
26 giu 2023 22:04Calcio

Di Lucio Marinucci 

 

Ci avviciniamo ormai speditamente verso Luglio e di conseguenza anche verso il vero inizio della prossima stagione calcistica. Di colpi di mercato però già ne sono stati chiusi tanti e molti altri appaiono in dirittura d’arrivo. In Italia ci siamo inevitabilmente soffermati soprattutto sulla storica cessione di Tonali dal Milan al Newcastle. L’addio di un altro capitan presente/futuro, dopo il caso Donnarumma di due anni fa, ha lasciato interdetti e furenti parecchi tifosi rossoneri. Dopo aver salutato in maniere differenti Maldini e Ibrahimovic i sostenitori del Diavolo hanno visto lasciare anche l’elemento più rappresentativo e più milanista delle ultime stagioni, nonché l’àncora principale a cui aggrapparsi per il futuro. L’hashtag #Cardinaleout ha spopolato incessante nelle ultime ore, ma proprio per la proprietà americana ora potrebbe arrivare l’occasione del riscatto. Ottanta milioni da poter reinvestire, considerando solo i soldi per la cessione di Tonali, rappresentano un tesoretto niente male, specialmente in questi tempi così di magra per il nostro stanco Stivale. Nessuna concorrente in Italia può disporre al momento di una cifra così importante, tant’è che il Milan si sta subito muovendo per trasporre il vantaggio anche sul piano pratico. Proprio in queste ora difatti sta rimbalzando dall’Inghilterra l’indiscrezione di un’imminente chiusura tra il Chelsea e il club rossonero per l’approdo in Lombardia di Ruben Loftus-Cheek. Non è in ogni caso la prima volta che il centrocampista dei blues viene accostato a un club italiano negli ultimi tempi. Nelle scorse finestre di mercato infatti il profilo del calciatore londinese è stato spesso nominato nella lista dei preferiti della Lazio di Sarri, che lo ha allenato proprio sulle sponde del Tamigi nel 2018-19. Ora però il ragazzo classe ‘96 sembra prossimo all’approdo presso la corte di Stefano Pioli, nella quale andrebbe ad occupare un casella fondamentale in mediana. Fisico da corazziere (1.91 m per 88 kg), Loftus Cheek è entrato a far parte del vivaio del Chelsea a soli 8 anni, completando tutta la trafila delle giovanili. Si è rivelato ben presto precoce anche nell’esordio in prima squadra, facendo la prima apparizione in Champions League all’età di 18 anni. Si è sempre distinto per la grande personalità e versatilità sul terreno di gioco, oltre che per le ottime doti fisiche e tecniche. Nel 4-2-3-1 di Pioli andrebbe ad occupare il ruolo di uno dei due mediani davanti alla difesa, ma guai a limitarlo a compiti esclusivamente di contenimento. Essendo dotato di un passo straripante è infatti in grado di ribaltare il campo nel giro di una manciata di falcate, caratteristica che gli ha permesso di ricoprire in carriera anche il ruolo d’esterno a tutta fascia, sia a destra che a sinistra. In vesti prettamente offensive lo si è potuto ammirare soprattutto nelle uniche stagioni in prestito che ha vissuto in carriera: al Crystal Palace nel 2017-18, dove ha giocato appunto laterale in un centrocampo a 4, e al Fulham nel 2020-21,  dove si è calato alla grande anche nei panni di esterno offensivo e trequartista. In particolare quest’ultima opzione potrebbe non essere scartata in caso di evenienza anche al Milan. Nel Chelsea in mezzo al campo non è mai stato un vero titolare, ma in una squadra con sempre più figurine e con un perpetuo avvicendarsi di tecnici, si è sempre ritagliato un’abbondante fetta di partite disputate, sia in campionato che nelle coppe europee. L’abilità nello spendersi equamente in entrambe le fasi lo ha reso il prototipo del centrocampista contemporaneo, che tanto aveva stregato anche Maurizio Sarri nel periodo britannico. L’attuale allenatore della Lazio lo aveva utilizzato soprattutto in Europa League, facendone uno dei grandi protagonisti della cavalcata verso la finale poi vinta contro l’Arsenal. Loftus-Cheek quella coppa l’ha alzata con pieno merito, ma in stampelle; poco prima dell’ultimo atto della competizione al giocatore era stata difatti diagnosticata in amichevole la rottura del tendine d’Achille. Un infortunio tremendo, che lo ha tenuto lontano dal campo per praticamente tutta la stagione successiva. Ora però sembra arrivata l’occasione per dimostrare appieno il proprio valore, per far capire anche al di fuori dei confini quanto possano diventare letali quelle armi finora mostrate solamente in Inghilterra. Per il Milan è il primo guanto di sfida verso le altre contendenti italiane: c’è un gigante che si avvicina a grandi passi verso il nostro paese, con l’intento di far tremare tutti.

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