Cosa pensi del passaggio di Milinkovic all’Al-Hilal?

“Sinceramente non capisco la scelta di Milinkovic Savic, aveva ancora davanti a sé sette anni di gran carriera visto che stiamo parando di un grandissimo giocatore. Magari si metterà in mostra in un Mondiale per club ma rischia di finire nel dimenticatoio troppo presto”.

Bisogna temere questa onda araba?

“C’è un investimento massiccio, ma non credo che andrà avanti in questo modo nei prossimi anni. L’obiettivo della Saudi League è quello di fare la guerra alla Champions League, così da dare più forza al Mondiale per club. Di questo passo tra dieci anni i campionati europei rischiano di passare in secondo piano. Ci saranno lamentele in merito, il problema è che dopo le lamentele alla fine ci si abitua, ed il rischio è proprio questo, abituarsi a tutto ciò”.

Sulla conferenza di Inzaghi?

“La conferenza di Inzaghi ha messo in luce un tecnico più consapevole. Questa squadra ha fatto qualcosa di ottimo: Coppa Italia vinta, lo stesso per la Supercoppa e una finale di Champions giocata alla pari del Manchester City, non sono cose che vanno messe in secondo piano. Dimostra che il lavoro del tecnico è stato molto buono e che c’è ottimismo in vista del futuro”.