Una vita calcistica all'insegna della corsa, per mostrare di valere di fronte ad una timidezza iniziale che nel corso degli anni si è trasformata in convinzione e consapevolezza. Molti chilometri sono pronti ad essere macinati anche lì ai piani alti, con Davide Frattesi che alla fine ha pronunciato il fatidico sì all’Inter, la dolce metà con cui spiccare il volo.
I nerazzurri sono quel salto in alto che il giovane centrocampista ha cercato fortemente, senza timore e con l’obiettivo di dimostrare al mondo del calcio che le maglie pesanti vengono ben supportate su quelle spalle giovani. Correre a perdifiato per l’Inter, questa è la missione di Frattesi, che sin da piccolo non si è mai fermato. A cominciare dalla Lazio, lì dove muove i suoi primi passi per diventare un uomo. Quel ragazzino dagli occhi azzurri e tanta voglia di emergere si fa tutte le giovanili fino agli Allievi, per poi accettare la chiamata dall’altra sponda del Tevere, quella Roma che doveva assolutamente prendere il ragazzo perché “veramente bravo” come diceva Roberto Muzzi, suo primo allenatore in giallorosso. Davide è timido, ma in campo si trasforma, corre sempre e comunque, non lascia intonsa nessuna zolla del campo. Anche se con il ragazzo spesso e volentieri bisognava usare più il bastone che la carota, per disciplinarlo nel migliore dei modi.
Con la Roma Primavera conquista una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, quanto basta per ricevere la chiamata del Sassuolo nel 2017, che riesce a portarlo in neroverde dopo aver ceduto Defrel ai giallorossi. Il ragazzo però deve ancora farsi le ossa, ecco dunque la cessione in prestito nel 2018 all’Ascoli in Serie B, dove colleziona 33 presenze. La serie cadetta sembra fargli bene, ecco dunque il passaggio all’Empoli appena retrocesso nel 2019, dove si mette in luce con 37 presenze condite da 5 reti stagionali. Il Sassuolo lo osserva e ne apprezza i miglioramenti, tanto da rinnovargli il contratto, ma prima di tornare tra i grandi Davide si concede un ultimo anno di B con il Monza nella stagione 20-21, portando a casa 37 presenze e 8 gol. Numeri che certificano il ritorno in A con il Sassuolo nel 2021, con il difficile compito di sostituire Locatelli. Ma il ragazzo non ha paura, numero 16 sulle spalle e via di corsa a conquistare la meritata titolarità, diventando il punto di riferimento del centrocampo neroverde. Davide non esce più, dal 2021 al 2023 colleziona 72 presenze e 11 gol, che gli permettono anche di coronare un altro sogno, la chiamata in Nazionale da parte del ct Roberto Mancini che lo fa esordire il 4 giugno del 2022 in Nations League nel pareggio per 1-1 contro la Germania.
Un anno dopo la prima rete segnata con il tricolore addosso, sempre in Nations contro l’Olanda. Una crescita esponenziale di un ragazzo che riesce a distinguersi in entrambe le fasi, prediligendo gli inserimenti senza palla, piatto forte della casa. Caratteristiche che hanno attirato l’attenzione delle big di Serie A, con l’Inter che in volata ha staccato le pretendenti per assicurarsi quel giovane non più timido, ma tanto affamato, entusiasta nel diventare sempre più uomo lì dove la lotta per lo scudetto e le notti europee di Champions League incidono il nome nel fuoco dei ricordi e nel cuore di chi gioca.
I piani alti chiamano, a Frattesi il compito di dare le giuste risposte. Con la stessa emozione del bambino che fu.