LAZIO-ATALANTA 3-2 5’ autogol De Ketelaere (L), 11’ Castellanos (L); 32’ Ederson, 63’ Kolasinac (A); 83’ Vecino (L).
LAZIO 6,5 - Famelico l’approccio alla sfida, con contrasti sopra le righe e tanti passaggi “rischiosi ma ben effettuati”. La catena di centro-sinistra è a tratti spettacolare, con Castellanos che svariando dal centro toglie tutti i punti di riferimento ai tre dietro del Gasp. La confidenza è mostrata anche dai tanti tentativi da fuori. Se sia stato il sofferto successo in Champions o l’ansia “da sedicesimo posto” non sappiamo dirlo. Questa Lazio pare però aver vissuto un reale “risveglio collettivo”. È la solita “labirintite calcistica”, quella mostrata dalla mezz’ora alla fine del primo tempo.
Nella ripresa quelli di Sarri partono guardinghi, provando a limitare i ritmi di gioco per controllare, ma finiscono infilzati da Kolasinac su calcio d’angolo. I biancocelesti progressivamente escono però colpevolmente dalla partita, complice un fisiologico calo fisico. Vecino salva la baracca, come spesso capita ultimamente.
Rovella 7 - Ha forza, coraggio, acume e precisione. Un regista così, se schierato con continuità, può cambiare la stagione della Lazio. Migliore in campo dei primi 45’. ONNIPRESENTE
Romagnoli - Tiene lontano Scamacca prendendolo spesso in maniera muscolare.
Guendouzi 6,5 - A suo agio nella vivacità della gara, strappa spesso in verticale. Meno presente nel recupero di fronte alla sua area. TARANTOLA
Luis Alberto 7 - Semplicemente ha il pregio di inaugurare tutto quel di buono che la Lazio fa capitare. Esce al 55’ molto stanco. PROPIZIO
Zaccagni 7 - Ha il piede nell’azione del 2-0, mandando al bar Scalvini in pressing. Si applica come sempre anche in sacrificio dietro. Avvicendato con Pedro per rotazioni automatiche. IPERATTIVO
Castellanos 7,5 - È perfetto nel seguire e concludere l’azione del 2-0. I suoi movimenti rendono vivaci e “attive” tutte le manovre verticali di quelli di Sarri, così come i frequenti tocchi di prima, mai banali. L’assist per il 3-2 vale due punti. TIMBRO
Felipe Anderson 5 - Se togliamo l’assist per Castellanos che ha portato al raddoppio, non ne azzecca una. FUORI FASE
Vecino 7,5 - Col Toro, col Celtic, con l’Atalanta. Decide partite. DETERMINANTE
ATALANTA 5,5 - Travolta inizialmente sui suoi perni fondamentali e battuta sia nei duelli individuali che nell’approccio tattico collettivo. Centrocampo slegato dall’impostazione, difensori sempre in affanno, attaccanti distanti e mai dialoganti tra loro. Gasperini si sbraccia, le fatiche di Lisbona possono essere un parziale alibi, ma la pochezza della prima mezz’ora a confronto della Lazio è stata nettissima. Il gol di Ederson risveglia i bergamaschi nel finale di tempo, senza ulteriori sussulti particolari.
Nel secondo tempo non si riversa subito in avanti, provando ad attivare con insistenza un De Ketelaere a tratti ispirato, seppur spesso abbandonato dai compagni. Lookman revitalizza con i suoi dribbling l’ultimo terzo di match.
Musso 6 - Incolpevole sui gol, salva in maniera incredibile il 3-0 nel primo tempo. In difficoltà nel gioco coi piedi. ATTENTO
De Ketelaere 5,5 - Si fa goffamente autogol su calcio d’angolo al 5’. Per il resto è molto attivo nel dar fastidio a Hysaj dal suo lato. UOMO GIUSTO, MOMENTO SBAGLIATO
Kolasinac 6,5 - Felipe Anderson gli scappa sul 2-0, lui si riscatta con lo stacco perentorio del 2-2. PRETORIANO
Zappacosta 6 - In confusione contro Zaccagni, più positivo quando attacca l’out di competenza. DUTTILE
Scamacca 5 - Assorbito da Casale-Romagnoli, mostra ruggine e voglie troppo individualiste dopo il periodo di stop forzato. INSABBIATO
Ederson 6,5 - Gira spesso a vuoto nel vano tentativo di marcare Luis Alberto a uomo. Bravo nel riaprire il conto con un volitivo inserimento su cross di Ruggeri. MEGLIO DAVANTI CHE DIETRO
News
La prende sempre Vecino: 3-2 della Lazio sull'Atalanta, Sarri rialza la testa
08 ott 2023 16:53Calcio
© foto di www.imagephotoagency.it
TMWRADIO Redazione