Juventus-Fiorentina 1-0 / 21’ Gatti
Commento di Alessandro Falzano
La Juve torna a vincere anche in campionato dopo il 2-0 rifilato alla Lazio nell’andata delle semifinali di Coppa Italia, grazie al settimo 1-0 stagionale. I bianconeri la spuntano sfornando un’ottima prova nel primo tempo in cui realizzano ben quattro reti, di cui soltanto una regolare, quella decisiva di Gatti (terzo centro in campionato, il primo nel 2024), ed una coriacea resistenza nei venti minuti finali. Con questo successo i bianconeri si stanziano nuovamente a +4 sul Bologna, mentre la Fiorentina resta al decimo posto a -5 dalla zona Conference League.
PAGELLE:
Gatti 7 – L’unico gol regolare dei quattro messi a segno nella prima frazione porta la sua firma. La zampata da predatore d’area a spingere il pallone in porta dopo il palo colpito da Bremer permette ai suoi di sublimare un’evidente supremazia territoriale. Protagonista anche in due delle tre reti cancellate: è lui a fornire di testa l’assist a McKennie dopo 5’, ed è sempre lui, poco dopo, a provocare il pericolo che porta alla girata di Vlahovic colpendo la traversa. Oltre a tutto questo riesce anche ad annullare Belotti e compagni – IMPERIOSO
Vlahovic 6,5 – Ci prova in tutti i modi, ma la fortuna non lo assiste: prima il tocco in offside di Bremer sul suo tentativo di rovesciata e poi il fuorigioco di partenza di McKennie che lo pesca in area per il 2-0 tolto dal Var sono sintomo di una giornata no in termini realizzativi. Prezioso, ad ogni modo, nel lavoro di sponda, quanto nel raccordare la manovra dialogando spesso con il compagno di reparto Chiesa senza tuttavia trovare la giusta strada verso la porta. Bravo anche nel dettare i tempi della prima pressione bianconera - VIVO
McKennie 6 – Dell’1-0 annullato e dell’assist a Vlahovic che sarebbe valso il raddoppio abbiamo già parlato, ma l’ottima prova del centrocampista americano risulta composta da tanti altri fattori. Garanzia di quantità nel recupero palla come di qualità nello smistamento di palloni pesanti e lettura di movimenti avversari e non. Il suo apporto anche negli ultimi sedici metri si sta facendo sempre più tangibile e non può essere un caso – POLIVALENTE
Bonaventura 5,5 – Uno dei pochi, se non l’unico tra le fila viola, a crederci davvero fino in fondo. In un primo tempo da horror collettivamente parlando, il 5 di Italiano prova, seppur invano, a prendere in mano le redini della manovra sia con i piedi che con la voce, mentre nella ripresa, complice anche un abbassamento fisiologico della Juve, riesce a risultare più incisivo anche a ridosso della trequrti con un paio di imbucate interessanti – CAPITANO SENZA FASCIA
Belotti 4,5 – Risente moltissimo della scarsità di rifornimenti recapitatigli, oltre che della doppia, asfissiante marcatura di Gatti e Bremer che non lo lasciano respirare nemmeno per un attimo. I pochi palloni che riesce a giocare li riceve spalle alla porta e quasi all’altezza del centrocampo, compito piuttoso ingrato per qualunque tipo di attaccante. Esce all’intervallo per lasciare spazio a Sottil – SOMMERSO
N. Gonzalez 5 – La più ghiotta palla gol degli ospiti scaturisce dal suo mancino che disegna un tiro a giro provvidenzialmente sporcato da Szczesny sulla traversa a metà ripresa, ma aldilà di questo raramente risulta dentro la partita. Molto, forse troppo defilato sulla corsia destra non riesce a vincere nessun duello individuale né con Kostic né con Iling Jr, non generando la tanto agognata da Italiano superiorià numerica. La sensazione è che patisca ancora i due penalty sbagliati con Inter e Lazio – INCOSTANTE