C'è da difendere il primo posto dall'assalto dei francesi a San Siro nell'ultima sfida della fase a gironi della Nations League e per farlo basta anche perdere con un solo gol di scarto. Spalletti conferma il 3-5-1-1 visto in Belgio con due soli cambi, Vicario al posto dell'influenzato Donnarumma e Locatelli al posto di Rovella. Deschamps opta per Kolo-Muani al fianco di Thuram con Nkunku alle loro spalle e proprio la posizione dell'attaccante del Chelsea dà molto fastidio alla difesa azzurra. Come al Parco dei Principi la Francia passa in vantaggio alla prima azione offensiva, sul calcio d'angolo di Digne è Rabiot a svettare sulla testa di Buongiorno e sbloccare la partita trovando il suo primo gol stagionale. Al contrario di quanto successo a Parigi l'Italia non reagisce e la Francia mette in difficoltà gli azzurri, tanto da trovare il raddoppio alla mezz'ora. Sulla punizione di Digne, Vicario con la punta delle dita sporca il pallone che sbatte sulla traversa, la respinta finisce sulla schiena del portiere del Tottenham e arriva uno sfortunato autogol per lo 0-2 francese che significa sorpasso in classifica. Il doppio svantaggio accende gli azzurri che trovano subito il gol che accorcia le distanze e riporta l'Italia al primo posto, solito asse Dimarco-Cambiaso, assist dell'interista e secondo gol in azzurro per l'esterno della Juventus. Nella ripresa ci sono poche emozioni, ma all'ora di gioco arriva il gol che decide il primato del girone. Su un altro calcio piazzato di Digne è ancora Rabiot a staccare sopra alla difesa azzurra, questa volta è Locatelli a farsi sorprendere ed è il 3-1 francese che stende gli azzurri. Sesto gol consecutivo subito dalla nazionale di Spalletti su calcio piazzato, un problema che andrà analizzato in vista delle final eight di Nations League e soprattutto per le qualificazioni al Mondiale, vero grande obiettivo di questa nazionale.
PAGELLE
Vicario 5.5: Sorpreso in area piccola da Rabiot, sfortunato sulla punizione di Digne che causa l'autogol.
Di Lorenzo 6: I movimenti di Thuram e Kolo-Muani danno fastidio alla difesa azzurra, meglio quando si propone a supporto di Cambiaso in fase di impostazione.
Buongiorno 5.5: Una delle prove più complicate della sua ottima stagione. Non ha punti di riferimento dagli attaccanti francesi, soffre come successo in Napoli-Atalanta quando Gasp gli tolse il riferimento di Retegui.
Bastoni 5.5: Anche lui va in difficoltà con i tanti movimenti degli attaccanti francesi, meno propositivo del solito sul binario mancino con Dimarco.
Cambiaso 7: Ormai l'asse Dimarco-Cambiaso sta diventando un punto di riferimento di questa nazionale. Trova il secondo gol in azzurro, poteva rendersi ancora più pericoloso nel duello con Digne.
Frattesi 5: Poca intensità, va in difficoltà contro la fisicità del centrocampo francese. Da un suo fallo nasce il raddoppio francese e si prende un'ammonizione che lo condiziona.
Locatelli 5: Rischia più la giocata rispetto a Rovella, non riesce mai a dare supporto ai tre di difesa facendosi spesso attaccare le spalle da Nkunku nel primo tempo. Migliora leggermente nella ripresa. Non appena qualcuno si sbilancia dicendo che "sta facendo di tutto in campo, ha fatto una grandissima partita il Loca" si fa sovrastare da Rabiot sulla doppietta del suo ex compagno di squadra e Spalletti puntualmente lo toglie. Visionario chi lo racconta, lui un po' meno.
Tonali 6.5: Il più positivo a centrocampo, chiude l'uno-due con Dimarco in occasione del gol di Cambiaso. Fa sempre la cosa giusta al momento giusto.
Dimarco 7: Smazza assist a chiunque sia con l'Inter che con la nazionale. È nell'assoluta élite del suo ruolo e lo dimostra partita dopo partita.
Barella 6: Sacrificato nel ruolo di "falso" dieci, trequartista atipico che cerca sempre di interscambiare la sua posizione con le mezzali che si inseriscono. Fa tanta fatica nel primo tempo, migliora nella ripresa.
Retegui 5: Per un'ora non vede palla, viene dominato da Saliba e Konate. Alla prima giocata positiva, spreca tutto con un fallo ingenuo che ferma una pericolosissima ripartenza azzurra.
Kean 6: Non riesce a dare maggior peso all'attacco azzurro. Poco servito dai compagni, non ha appoggio da chi gli gioca alle spalle. Nel finale si crea da solo l'occasione per regalare il primo posto all'Italia, è bravissimo a girarsi in area di rigore e calciare col sinistro, ma Maignan si supera e salva il risultato.
Rovella 5.5: Un paio di contrasti con il copagno di centrocampo alla Lazio Guendouzi e poco altro. Non riesce a dare geometrie al centrocampo azzurro.
Raspadori 5: Non gioca mai al Napoli, entra con gli azzurri e non tocca mai il pallone. Chi l'ha visto?
Maldini s.v.
Udogie s.v.