Napoli-Inter 0-1 / 91’ L. Martinez
Commento di Alessandro Falzano
L’Inter vince la sua terza Supercoppa consecutiva eguagliando il record del Milan che era riuscito in una tale impresa tra il 1992 ed il 1994. L’ottavo successo complessivo nerazzurro nella competizione (solo la Juve ne ha di più, 9) ed il quinto personale di Inzaghi (nuovo primatista in solitaria) è griffato, tanto per cambiare, Lautaro Martinez che al 91’ abbatte il muro del Napoli, rimasto in dieci dal 60’ per il doppio giallo a Simeone. All’undici di Mazzarri va comunque riconosciuto il merito di una prestazione caparbia ed intensa.
PAGELLE:
Cajuste 6 – Vince a più riprese il duello dinamico e al contempo posizionale con Barella in svariate occasioni. Utilissimo in interdizione sia nell’evitare la transizione del pallone tra le linee che nel contenere nell’uno contro uno l’avversario di turno. Pecca, però, in lungimiranza ed efficacia in fase offensiva, contribuendo raramente alle manovre azzurre in termini di verticalizzazioni o proposizioni alle spalle del centrocampo interista – DOPPELGANGER
Kvaratskhelia 5,5 – Lo spunto e l’imprevedibilità dei tempi d’oro sembrano ormai solamente vecchi ricordi. Il georgiano, chiamato a partire da una posizione più accentrata per via del cambio modulo operato da Mazzarri nelle ultime due uscite, viene costantemente imbrigliato nella morsa nerazzurra, avendo raramente l’opportunità di ritagliarsi qualche spazio interessante. Emblematica l’errata scelta di non calciare sugli sviluppi di una ripartenza al tramonto del primo dopo aver sterzato su De Vrij. Arriva ad impensierire Sommer solamente ad inizio ripresa con un interessante tiro a giro. Tanta abnegazione, ma scarsa incisività - POLVERI BAGNATE
Politano 5 – Anche nell’undicesimo scontro da ex contro l’Inter non riesce a trovare la via del gol. Il 21 partenopeo patisce, così come Kvaratskhelia, l’accentramento della propria posizione di partenza che certamente rende più leggibili le sue intenzioni. Il duello individuale con un efficacissimo Acerbi anche in qualità di braccetto di sinistra è sostanzialmente impari in favore dell’ex Lazio, tant’è che l’esterno di Mazzarri deve appigliarsi ad un calcio di punizione centrale per effettuare il primo ed unico tiro della sua partita – SULLE GAMBE
Simeone 4 – Praticamente impalpabile per tutti i 60 minuti in cui è in campo, riesce a rimediare due cartellini gialli, per quanto severi, in appena cinque minuti, impresa non facile per un centravanti, lasciando i suoi in inferiorità numerica nell’ultima mezz’ora - INGENUO
Dimarco 6 – La prima opportunità complessiva del match nasce da un suo sinistro al volo sulla respinta corta di Rrahmani, uscito di un nulla a Gollini battuto. Le sue scorribande sulla corsia mancina sono diventate ormai un marchio di fabbrica e l’Inter, specie nella prima frazione, si affida proprio a quelle per cercare di trovare la via del gol, sfruttando anche una marcatura piuttosto allegra di Zerbin. Il 32 nerazzurro riesce ad effettuare qualche cross tagliato, ma nulla più. Con lo slittamento di Di Lorenzo in marcatura diretta trova meno spazi – SI PUO’ FARE DI PIU’
Thuram 6,5 – Preziosissimo nel lavoro di raccordo nell’intricata quanto ammaliante manovra nerazzurra. Alle spalle della seconda linea c’è sempre lui ad orientare e dirigere le operazioni da vero e proprio regista offensivo. Il francese si rende pericoloso anche in area prima con due colpi di testa e successivamente, sugli sviluppi di due imbucate di Mkhitaryan, mette in seria apprensione la difesa napoletana, procurando anche la rete di Lautaro Martinez poi cancellata per una sua posizione di fuorigioco iniziale – INFATICABILE
Barella 5,5 – Tanta quantità, ma scarsa lucidità, specie nei passaggi chiave atti ad aprire spazi importanti per i suoi compagni. In difficoltà, a tratti evidente, contro la fisicità di Cajuste, l’ex Cagliari pecca di efficacia in ripiegamento e nelle verticalizzazioni, ma risulta comunque utile nei contrasti sulle cosiddette “mezze palle” senza un evidente proprietario. Si fa ammonire al 55’ per eccesso di proteste, giallo che gli costerà la squalifica nel prossimo match di campionato contro la Fiorentina, ed esce al 62’ a beneficio di Frattesi - NERVOSO
L.Martinez 7 – Nonostante l’ottima marcatura a turno di Rrahmani, Juan Jesus e Ostigard (nella ripresa) ed il pochisimo spazio a disposizione, il “Toro” risulta ancora una volta decisivo con una zampata delle sue al 91’, forse nel momento in cui quasi nessuno sembrava crederci più. Ventunesimo centro stagionale, 132esimo con la maglia dell’Inter, raggiunto Vieri nella classifica marcatori all time nerazzurri. All’argentino le difese avversarie non possono concedere nulla – SPIETATO
ARBITRO:
Rapuano 6 – Parte soft nella gestione dei cartellini seguendo la linea dettata dalle due squadre in campo. Dai minuti finali del primo tempo, una volta alzatasi l’intensità della contesa, inizia a sventolare gialli quasi ad ogni fallo commesso, molto spesso a ragion veduta. Farà certamente discutere la doppia ammonizione inflitta a Simeone, etichettabile come severa per i soli due falli commessi dall’argentino in tutto il match, ma altrettanto accettabile considerata la trattenuta su Calhanoglu in occasione del primo giallo e lo “step on foot” su Acerbi in occasione del secondo - ATTENTO