TMW Radio
News
L'avv. Grassani: "Caso scommesse preoccupante. Ecco cosa rischiano giocatori e club"
13 ott 2023 13:55Calcio
© foto di www.imagephotoagency.it

A spiegare il caso scommesse che sta coinvolgendo diversi giocatori italiani è stato a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, l'avvocato Mattia Grassani.

Cosa ne pensa della vicenda?
"L'idea generale credo sia abbordabile e ricostruibile da chiunque, è un quadro molto preoccupante, fosco, perché significa ripresentare nel mondo del calcio un fenomeno che era almeno dieci anni che non prendeva piede, ossia alla famosa indagine Last Bet. Per ora è solo questione di ipotesi e non ci sono certezze. Si ripresenta un quadro simile a quello del 2012, dove vennero condannati e interrogati diversi calciatori. Stavolta siamo in presenza di top player. C'è stato un inasprimento delle norme FIGC e pensavamo potesse inibire i calciatori, lo si paragona a un illecito sportivo, con un minimo di tre anni. Il dato su cui si può ragionare è quello di Fagioli, mentre sugli altri ancora c'è tutto da verificare, non si sa neanche che reati sono contestati. Fagioli? E' un calciatore sembra abbia ammesso l'effettuazione di scommesse sul gioco del calcio e questo è un illecito sportivo. Certamente rischia una sanzione dalla FIGC, probabilmente vista l'ammissione e la collaborazione, oltre ad altre attenuanti, potrebbe tenere l'asticella della squalifica nettamente al di sotto dei tre anni. Se Fagioli sceglierà l'accordo con la Procura Federale prima del deferimento potrebbe cavarsela con un anno".

C'è una differenza a seconda del tipo di scommessa effettuata, sempre sul calcio?
"Il primo strumento che è a disposizione di Fagioli è il processo. Se sceglierà un accordo prima che il giudizio si incardini, già si dimezza la pena. Il fatto che abbia scommesso o meno sulla propria squadra è uno dei marcatori fondamentali circa una riduzione o incremento della pena. Se ha scommesso su partite del Liverpool o del Malaga, il comportamento viene ritenuto molto meno grave rispetto a una scommessa sulla propria squadra. Se la ripetitività delle puntate ha avuto una cadenza sporadica è diverso se è stato un comportamento seriale. Ma anche il valore delle puntate".

E' possibile che qualche società fosse a conoscenza di queste cose? E nel caso cosa rischiano?
"Per qualunque società, anche la più strutturata, è difficile controllare l'attività dei calciatori, che anche nelle stanze del ritiro o a casa possono spaziare su tutto lo scibile umano. Se il quadro rimarrà questo, le società credo rischino poco o niente. L'accusa dovrebbe dimostrare che la società è occorsa in una omessa vigilanza. Al massimo ci potrebbe essere una sanzione economica minima nel caso di resposnabilità oggettiva. Se invece è connivente o copre i comportamenti illeciti, ecco che il quadro anche per il club si farebbe più preoccupante. Una società che conosce e non interviene, ferma e denuncia il proprio tesserato, a livello di sanzioni potrebbe rischiare e non poco".

La sospensione dell'attività avviene solo quando c'è sentenza? E ci può essere la richiesta di danni da parte dei club?
"Sulla prima dico che in teoria non capita spesso, la Procura Federale potrebbe chiedere una sospensione cautelare, che comporterebbe lo stop del calciatore. Viene proposta quando ci sono fatti particolarmente gravi e il soggetto possa reiterare i comportamenti. Sulla seconda, il capitolo risarcitorio è un mare magnum che oggi credo spaventi chiunque abbia al proprio interno calciatori coinvolti in questi comportamenti. I tre nomi usciti possono essere dei pilastri della Nazionale del futuro, giovani professionisti su cui Nazionale e club, ma anche sponsor hanno fatto un investimento. Se viene certificata la colpevolezza, certamente si aprirebbe un mondo sotto il profilo risarcitorio e class action di tifosi, abbonati tv, sponsor e così via. Se ci fossero condanne, stavolta si scatenerebbero associazioni di consumatori e non solo".

Esercizio abusivo delle scommesse, cosa significa?
"Vuol dire effettuare scommesse, non è che hanno vita a un centro di raccolta di scommesse. Bisogna vedere su cosa scommettevano. Se giocava su siti di videopoker e casinò online, magari non autorizzati, in questo caso i calciatori rischiano una sanzione penale modesta, ossia una sanzione pecuniaria e in ambito sportivo non avrebbero penalità. Potrebbero solo essere deferiti per questo. Diversamente potrebbe esserci anche un sito di scommesse che accetta puntate sul calcio e torneremmo sul discorso di prima".

Il ruolo di Corona?
"Ce lo diranno le carte processuali. Da quello che sembra, diventa un collaboratore. Bisogna vedere se anche lui è coinvolto e a quale titolo".

TMWRADIO Redazione