Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Fabrizio Ponciroli. Queste le sue parole:
Cosa rappresenta la vittoria della Coppa Italia per la Juventus?
“A livello sportivo è stata un’impresa, ma direi anche meritata perché la finale ha visto una Juventus vera con un Allegri che ha messo completamente in crisi le certezze di Gasperini. L’Atalanta sembrava destinata a fare a pezzi la Juventus, invece è andata in maniera diversa. È stata un’impresa stratosferica festeggiata alla grande dalla Juventus. Su tutto il resto mi sono fatto un’idea chiara. Dopo tre anni che sei al centro di qualsiasi discussione televisiva, social capisco la reazione umana, ma non accetto la reazione da allenatore della Juventus. Non è facile, ma devi saper gestire queste pressioni. È arrivato al limite dopo tre anni, hanno provato a gestire Allegri ma non ci sono riusciti. Andava trovato quel barlume di stabilità mentale per arrivare a fine serata e controllare le emozioni. Tre anni così lo hanno mandato probabilmente fuori di testa. Peccato, ma resta il fatto che Allegri se ne andrà con un trofeo e mette una pressione enorme su chi arriverà al suo posto”.
Che ragionamento bisogna fare per la terza finale persa dall’Atalanta?
“Nessun ragionamento particolare, ha raggiunto la grande finale in Europa. In Italia siamo soliti denigrare chi arriva secondo, invece io sottolineo che l’Atalanta ha raggiunto due finali e a prescindere da come finirà con il Leverkusen si tratterà di una stagione straordinaria. Spero di vedere un’Atalanta più determinata rispetto a quella vista con la Juventus. Mi aspettavo molto di più, mi auguro che si possa vedere un’Atalanta diversa, anche perché altrimenti non ci sarà partita. Partire da sfavorita sarà un vantaggio”.
Gasperini potrebbe decidere di lasciare a fine stagione?
“Sono abbastanza convinto che se dovesse vincere rimarrebbe, giocherebbe la Champions da vincitore dell’Europa League e ci sarebbero tante cose in ballo. Non ci sarebbe il motivo per andar via. Se invece dovesse perdere non lo so cosa farà”.
Fonseca è il nome giusto per il Milan?
“Il Milan ha bisogno di un Conceicao o un Conte, Fonseca mi sembra troppo pacato. È un allenatore buono per la società, il Milan ha bisogno di un gladiatore. Serve un calcio offensivo ma serve un allenatore che dia un’anima a questa squadra”.