Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Paolo De Paola. Queste le sue parole:
Come va giudicata questa stagione del Napoli che rischia di rimanere senza coppe?
“Aspettiamo di vedere cosa succederà da qui a fine stagione, ma sicuramente c’è uno scollamento grande tra giocatori e società. I giocatori non sentono più un rapporto con la società, si parla di almeno altre 3-4 partenze oltre a quello di Osimhen e Zielinski e questo è il motivo della rottura del Napoli. Sono state scelte economiche che hanno portato alla rottura del rapporto. Solo Spalletti ha saputo fare da collante in casa Napoli, tutti gli altri allenatori non sono riusciti a incidere e a conquistare lo spogliatoio”.
Quanti giocatori di questa Juventus sono da Juventus?
“Ad Allegri e ai giocatori della Juventus sta bene un approccio del genere, ho visto un’esultanza inspiegabile di Locatelli per un pareggio in casa con la Salernitana al 92esimo. Vergogna per Locatelli e per tutti i giocatori della Salernitana. Al signor Allegri va bene quello che è successo ieri, ad Allegri non fregava nulla della partita di ieri perché la concentrazione è tutta per il grande obiettivo che può salvare la stagione mercoledì in Coppa Italia. La Juventus è ridotta a questo dal signor Allegri. La finale di Coppa Italia è come la finale di Champions, questa è la vergogna a cui è stata ridotta la Juventus dal signor Allegri. Esultare al 92esimo per un pareggio con la Salernitana? Questo è il DNA Juventus? Allegri parlerà di obiettivi raggiunti con la Champions e la finale di Coppa Italia, dirà di aver raggiunto il massimo. Oggi è troppo facile dire che non si può dare la colpa solo all’allenatore ma va data ai giocatori. No, la colpa è solo dell’allenatore. L’approccio di ogni singolo giocatore e la valorizzazione dei giocatori è merito solo dell’allenatore. Guardate cosa è diventato De Ketelaere nelle mani di Gasperini. La Juve ha bisogno di un allenatore che li mette bene in campo e gli dia una mentalità. Io credo che tutti i giocatori della Juventus renderebbero molto meglio con un altro allenatore. L’allenatore è il collante di una squadra, dove c’è un allenatore lo vedi. Non importa la qualità della rosa, guarda Thiago Motta al Bologna. Hanno gli stessi punti Bologna e Juventus, vogliamo dire che la rosa del Bologna è superiore? Possiamo dire solo che alcuni atteggiamenti dei giocatori sono da rivedere, come Locatelli. I giocatori dovrebbero ribellarsi a questa gestione tecnica perché non sanno cosa fare in campo”.
Cosa bisogna aspettarsi dall’Atalanta nelle due finali che giocherà?
“Mi potete dire quello che volete, ma sono stanco di questa tiritera intorno all’Atalanta. Va bene tutto, ma bisogna vincere. A me fa piacere vedere una squadra gioca bene, ma se alla fine porta a casa zero titoli non mi convince l’aver raggiunto due finali. O ne vince almeno uno, oppure sono spettacolari fallimenti. Spettacolari si, ma restano fallimenti e questa è la parola più importante”.
De Zerbi o Sarri sono nomi adatti al Milan?
“Sarri direi assolutamente no, su De Zerbi c’è un discorso diverso. Tutti gli allenatori adesso parlano del valore dei singoli, Ancelotti dice che l’allenatore bravo è quello che non fa danni. È pretattica, gli allenatori valorizzano i singoli e scherniscono il loro lavoro. Non è vero questo. De Zerbi mi sembra ancorato a una difesa falsa dei giocatori. Si mette dietro agli stessi giocatori, parliamo di calcio. A me piace il modo di intendere calcio di De Zerbi, ma questo metodo comunicativo a me non piace e lui è stato anche scortese verso i giornalisti. Noi abbiamo rispetto per i giocatori di De Zerbi, ma non ce la menare troppo. Il confronto deve essere meno supponente”.