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Jacobelli: "Nazionale? Il non essere favoriti ci può aiutare. Juventus? È in atto un processo di grande cambiamento"
12 giu 2024 11:08Calcio
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Il direttore Xavier Jacobelli è intervenuto nel corso dell’ "Editoriale" a TMW Radio

Sulla Nazionale?
"Come tutte le amichevoli propedeutiche all’Europeo hanno fornito indicazioni preziose a Spalletti, soprattutto quella con la Bosnia per capire l’importanza in avanti di Scammacca. È evidente che questa squadra è al 70% della condizione. Il lavoro è stato fatto per arrivare proprio alla competizione al massimo. Il fatto che arriviamo come non favorita aiuta sicuramente perché è una condizione che ci ha sempre giovato".

Che spirito serve?
"Ci vuole lo stesso spirito delle Nazionali giovanili che hanno fatto molto bene. Non è vero che non abbiamo talenti. Questo è dimostrato dai grandi successi degli U21 o degli U17. Il problema è che i ragazzi trovano la strada sbarrata nei club per il poco coraggio".

Spalletti ha parlato molto bene della scelta di Calafiori di andare in Svizzera per fare esperienza due anni fa, è d’accordo?
"Calafiori ha dimostrato non soltanto coraggio ma anche grande coraggio ad andare in Svizzera. Sappiamo anche quanto è stato grave l’infortunio che lo ha colpito da ragazzo. Possiamo anche parlare di Vicario, che è stato il miglior portiere della Premier League. Penso che le riflessioni di Spalletti siano considerevoli, anche perché stiamo parlando di un calcio globalizzato. Chi sceglie di andare fuori ha la possibilità di tornare più maturo e forte dall’esperienza all’estero".

Sul quello che sta accadendo alla Juventus e su Douglas Luiz?
"Siamo agli inizi di un processo di grande cambiamento. Sappiamo benissimo che fino a quando un contratto non è stato depositato non c’è certezza. Va detto, però, che con l’accordo raggiunto si è positivi per l’arrivo di un centrocampista con caratteristiche che mancano da tre anni. Giuntoli sta riuscendo fin da subito a fare operazioni che rispettano il complicatissimo dualismo che vivono i bianconeri: rinforzare la squadra ma migliorare il bilancio".

Sul calciomercato bianconero?
"Le valutazioni le faremo a operazioni di mercato concluse. Questo è un mercato particolare perché verrà influenzato dall’Europeo, che ci porterà a parlare di giocatori che in questo momento non conosciamo. La disponibilità della Juventus non è illimitata e credo che Motta possa anche accettare una cessione molto importante. Bisogna anche ricordare, come dimostrato dal PSG, che non è quello che spende di più che vince".

Sulle parole di Sarri?
"Lui è stato l’ultimo tecnico a portare lo scudetto alla Juventus. Per quanto riguarda lo scudetto perso in albergo solamente i protagonisti sanno come è stato vissuto. A me dispiace solo che lui sta rischiando di non avere una panchina in Italia perché per me è un grande allenatore. In questo momento io sono più propenso a interpretare tutto questo racconto come un modo per mettere i puntini sulle i".

Conte-Napoli?
"Conte è un eccellente professionista. Va anche detto che al suo posto chi avrebbe declinato l’offerta di De Laurentiis. Ha un compito molto importante, testimoniato anche dal grande entusiasmo che ha suscitato il suo arrivo".

Baroni-Lazio?
"Due allenatori dimissionari in 80 giorni non sono la consacrazione di scelte tecniche e societarie felici. Bisogna riconoscere a Tudor la grande coerenza che lo contraddistingue perché si è dimesso quando ha capito che non sarebbe stato ascoltato. Questo, però, è il passato. Il presente è Baroni che è un signor tecnico e va assolutamente appoggiato".

 

Giuseppe Vignola