Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Xavier Jacobelli. Queste le sue parole:
Quali sono le sensazioni riguardo la nuova Nazionale di Spalletti?
“In questo momento bisogna innanzitutto pensare a battere Macedonia del Nord e Ucraina. Mi è piaciuto comunque l’entusiasmo con cui Spalletti si è insediato dopo le delusioni dell’addio di Mancini. Sono convinto che farà un ottimo lavoro e Gravina è stato bravo a trovare questa soluzione dell’immediato”.
Si aspettava delle scelte differenti per le convocazioni?
“No, per queste due partite servono giocatori che abbiano esperienza internazionale; in questo senso non è un coincidenza il titolo di capitano ad Immobile e di vice capitano a Donnarumma. Il modulo sarà il 4-3-3 e per il nuovo ruolo di Buffon come capo delegazione speriamo possa essere una scelta felice. Ci sono i presupposti per fare bene, ma ricordiamoci che bisogna essere orgogliosi di vestire la maglia azzurra. Se Di Lorenzo continuerà a giocare così bene e aumenterà il numero di presenze in Nazionale si potrà prendere la fascia”.
Qual è la verità sul modus operandi di Gasperini dopo le parole di Maehle?
“Intanto se qualcuno ha qualcosa da dire dovrebbe avere lo stile di parlare prima di essersene andato. Ci sono giocatori che sanno distinguersi non solo dal punto di vista del campo, ma anche dal punto di vista comportamentale. Comunque non è la prima volta che un calciatore rilasci dichiarazioni così durante il ritiro in Nazionale. Per il campo in ogni caso Gasperini ha ottenuto una serie di grandissimi risultati, il resto se lo porta via il vento”.
Inzaghi ha rinnovato il suo contratto con l’Inter. È un giusto premio?
“È stato resiliente, anche nei momenti di maggiore difficoltà. Nella carriera di ogni allenatore ci sono momenti esaltati e altri meno brillanti. Questo allenatore ha vinto in due anni di Inter due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane e ha raggiunto una finale di Champions. Inzaghi ha ricevuto un doveroso riconoscimento”.
Quanto è importante anche il lavoro di Marotta nel progetto Inter?
“Insieme ad Ausilio sono stati eccellenti, perché sono stati bravissimi nell’aver rinnovato l’organico dell’Inter con dodici acquisti. Si è parlato poco anche di Klaassen, che a trent’anni potrà arricchire grazie alle sue qualità e alla sua esperienza. La panchina dimostra la forza della squadra. Inzaghi si potrà divertire molto tra campionato e Champions League”.
L’ha stupita il post del Napoli sulla questione Kvaratskelia?
“Stiamo parlando della squadra campione d’Italia, che è stata sconfitta nell’ultima uscita contro un’ottima Lazio. Non bisogna però pensare che il Napoli sia andato in crisi, perché quando si cambia allenatore è normale incappare in qualche battuta d’arresto. Riguardo il rinnovo di Kvaratskelia vedremo che cosa accadrà, mentre al momento è un affare non aver lasciato partire Osimhen”.
La Juventus non ha ceduto pezzi pregiati ma ha limitato il mercato in entrata?
“Quando si parla del mercato della Juventus non bisogna dimenticare i vincoli posti dal bilancio. Il mercato quest’anno si è mosso nella direzione indicata proprio dal bilancio. Il fatto che la Juventus abbia contattato la Pimenta per ridiscutere il contratto di Pogba spiega proprio questa situazione. La squadra però ha un grande organico e deve competere per scudetto e Coppa Italia”.
Che sensazioni le hanno lasciato le prime uscite della Juventus?
“Finora abbiamo registrato dei miglioramenti, ma a sprazzi. Empoli è stata una vittoria ottenuta con merito”.
Che giudizio da invece del lavoro di Corvino al Lecce?
“È una meraviglia assoluta, perché stiamo parlando di un Lecce al momento terzo in classifica. Diciassette venticinquesimi sono nati dal 2000 al 2004 e sette calciatori sono prodotti del vivaio. Sono dati che vanno in contrapposizione a squadre come il Chelsea, che ha speso 464 milioni di euro in questa finestra e nonostante ciò la partenza è stata insufficiente. Non sempre spendere più degli altri è garanzia di successo”.
Quanto sta crescendo De Zerbi in Inghilterra?
“Con il Brighton ata colpendo per la qualità del gioco e anche Guardiola aveva predetto un grande futuro per lui in Premier League. Il campo sta confermando la profezia del tecnico spagnolo. Imporsi in Inghilterra con questa rapidità è un grande titolo per la scuola di Coverciano”.