Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Xavier Jacobelli. Queste le sue parole:
Djokovic superiore a Sinner nella finale a Torino, ma nel torneo onore all’altoatesino.
“Sinner nell’arco di dieci mesi ha registrato un salto di undici posizioni nel ranking. Questo la dice lunga sul rendimento nell’ultimo anno del ragazzo, che esordirà domani in Coppa Davis contro l’Olanda. Poi bisogna rendere omaggio a Djokovic, che ha ottenuto un successo fantastico”.
Per la Nazionale di calcio invece più luci che ombre, sia contro la Macedonia che contro l’Ucraina. Che Italia è stata?
“Innanzitutto bisogna dire che il rigore per l’Ucraina c’era, si è trattata di una svista dell’arbitro Gil Manzano. Guardando alla storia però nessuno può scagliare la prima pietra, basti guardare al gol di Hurst nella finale del 1966 o il fallo di mano di Henry contro l’Irlanda nel 2010. Bisogna in ogni caso elogiare Spalletti, che con il suo grande lavoro, ha tagliato il primo traguardo. Penso si debba guardare al futuro con pragmatismo. L’Ucraina aveva fortissime motivazioni, ma Spalletti ha dimostrato grande saggezza tattica. Chiesa poi ha fatto vedere di essere il leader della Nazionale, e lo sarà anche nella Juventus. Anche Buongiorno, nonostante fosse stato ammonito al sesto minuto, ha fatto una grande partita”.
In attacco che tipo di futuro ti aspetti per gli Azzurri?
“Innanzitutto per il sorteggio è vero che siamo in quarta fascia, ma bisogna anche ricordare che agli ottavi passeranno le prime due e le migliori terze dei gironi in Germania. Vedremo il 2 Dicembre che tipo di indicazioni avremo dalle urne. Sull’attacco penso che se Scamacca continuerà a crescere sotto la guida di Gasperini, potrà essere il titolare sia agli Europei che il Mondiale del 2026; molto dipende però da lui”.
Ieri Argentina vittoriosa sul Brasile, ma in mezzo agli scontri e a tanta apprensione.
“Quello che è un classico del calcio mondiale si è trasformato in qualcosa di indegno e di indecente. Sul lato tecnico invece per il Brasile credo che prima arrivi Ancelotti meglio sarà. La sconfitta di ieri non compromette troppo il percorso dato che si qualificano direttamente le prime sei, ma l’involuzione della Nazionale è evidente”.
Per l’Europeo del 2032 che futuro vede per gli impianti in Italia?
“In questo momento la Turchia ha otto dei dieci stadi selezionati già pronti. L’Italia invece ne ha solo tre che rispettano i criteri di omologazione Uefa. È già stato un miracolo riuscire a vincere la candidatura a Euro 2032, ma ora è il momento di intervenire in maniera repentina”.
Si avvicina invece Juventus-Inter, chi è la favorita?
“A livello comunicativo mi sarei stupito se non ci fosse stato il gioco delle parti tra Allegri e Marotta. La partita dello Stadium comunque non sarà decisiva, ma darà modo di confrontare i valori dell’Inter, partita fortissimo in Italia e in Europa, e una Juventus che sta sorprendendo tutti. Sulla carta parte favorita l’Inter, ma in Nazionale ho rivisto il Chiesa del 2021”.
A livello di cronaca invece c’è da dire che Filippo Turetta sarà estradato dalla Germania. Un suo commento riguardo la triste vicenda?
“Il mio pensiero non può che essere di dolore. Ora però è il momento di passare dalle parole ai fatti, perché le cronache ci raccontano di femminicidi ed episodi di violenza sulle donne che non possiamo più sopportare”.