Il direttore Xavier Jacobelli a TMW Radio, durante Maracanà, ha parlato dei temi del momento.
Un pensiero per la morte di Joe Barone:
"Ricordo due incontri. Il primo l'8 dicembre del 2019, quando Barone e Commisso mi chiesero di salire a Superga per rendere omaggio al Grande Torino. E poi quando durante la pandemia stavano creando il Viola Park, il gioiello di Barone. C'ha speso entusiasmo, passione su quel progetto. Credo che questo dirigente abbia incarnato una grande passione per la viola. Non sono mancate anche critiche negli anni, ma Barone ha colpito tutti. La sua vicenda ha fatto passare tutto in secondo piano. La solidarietà espressa immediatamente da una rivale forte come l'Atalanta dice tanto. E' un segno di cosa abbia fatto Barone, che per la Fiorentina ha vissuto anni di intenso impegno professionale. Ha sognato un trofeo che ricompensasse il lavoro di Commisso. Va sottolineata l'eredità morale e l'impegno e la sua passione".
Caso Acerbi, che ne pensa?
"Credo che i fatti siano sotto gli occhi di tutti. E ci dicono che si è aperta la settimana dell'antirazzismo ed è accaduto proprio ora questo caso. E' un episodio che deve essere censurato, condannato, con le parole più dure. E' un professionista che ha sempre tenuto un comportamento impeccabile, che ha affrontato per due volte il cancro ma ha commesso un errore gravissimo. Juan Jesus aveva avuto la signorilità di chiudere l'episodio senza scendere nei dettagli, poi abbiamo visto cosa ha detto Acerbi e la controreplica. Chinè convochi le parti, come giusto che sia, perché la Procura Federale fa il suo lavoro, ma la decisione di Spalletti e della FIGC di escludere di Acerbi dalla Nazionale credo sia tempestiva e giusta".