Di Lucio Marinucci
Non si ferma più l’Inter, che inanella la dodicesima vittoria in altrettante gare nel 2024 se si considerano tutte le competizioni. Una marcia inarrestabile, che prosegue grazie al 2-1 di questa sera, anche se il Genoa non avrebbe demeritato il pareggio. Il primo tempo difatti risulta estremamente equilibrato, con Gudmundsson e Retegui che andrebbero anche vicini al gol, ma Sommer si salva. A sbloccare la partita ci pensa invece Asllani, che alla mezz’ora fredda Martinez sotto la traversa a seguito di una bella azione verticale. Pochi minuti più in là è Sanchez a raddoppiare dal dischetto dopo un intervento di Frendrup su Barella. L’ennesimo penalty incomprensibile per chiunque abbia calcato con un minimo di valori un campo di calcio. Nella ripresa il Genoa, nonostante il 2-0, non si dà per vinto e al 53’ accorcia con una gran botta da fuori di Vasquez, che impedisce a Sommer di collezionare l’ennesima porta inviolata. Il portiere svizzero a dire la verità sarebbe battuto anche da Vitinha, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Si resta così 2-1, con Inzaghi che viaggia sempre più spedito verso una meritatissima seconda stella, per la squadra e per lui.
PAGELLE
Sanchez 7: Trova il primo gol in campionato, ma stasera si diverte anche nel ricercare traiettorie e soluzioni in fase di costruzione. GUIZZANTE
Asllani 7: Finalmente si sblocca anche a livello realizzativo, con una sassata imparabile per Martinez. Sempre ordinato e lucido con il pallone tra i piedi, dimostra di continuare a migliorare partita dopo partita. EVOLUTO
Mkhitaryan 6,5: Viaggia alla solita elevatissima velocità di crociera. Consente alla manovra di trovare sempre rapidità, sia con la palla tra i piedi che con gli isnerimenti. INCESSANTE
L. Martinez 6: Per una volta è clemente e non punisce Martinez, a differenza di tanti suoi colleghi. L’insufficienza però non sarebbe meritata, perché una prestazione si giudica anche sulla partecipazione di manovra e mentale al match. UMANO
Strootman 6,5: Quando entra il ritmo cambia. Detta i tempi con maestria ed esperienza, dimostrando ancora un valore troppe volte ignorato. LAVATRICE
Retegui 6: Il duello tra giganti con De Vrij è duro e spigoloso, ma l’oriundo regge spesso l’urto. Troppe volte abbandonato a sè stesso, si aiuta da solo a più riprese. LOTTATORE
Vasquez 6: Sufficienza raggiunta grazie al gol della speranza, ma la gara difensivamente non è priva di imprecisioni e sbavature. RIMEDIATO
Gudmundsson 5: Gira a largo dalla porta di Sommer, lasciando troppo solo Retegui. In costruzione è poco efficace e quando arriva lì davanti si perde. SPENTO