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Inter, Piccari: “Rammarico per l’andata. Non avrei tolto Thuram e Barella”
14 mar 2024 11:36Calcio
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Marco Piccari. Queste le sue parole:

 

Cosa non ha funzionato ieri in casa Inter?

“Non aver fatto qualche gol in più all’andata, ma questo è il calcio. Ieri è stata una partita di Champions, dove negli ottavi può succedere di tutto. L’Inter è uscita con una squadra che ha una storia in questa competizione, pochissime squadre vincono in quello stadio. Simeone ha preparato benissimo la partita, l’Inter ha fatto una partita inferiore rispetto a quelle dell’ultimo periodo ma ha avuto le sue occasioni. Poi c’è l’avversario di fronte e ci sono tanti meriti dell’Atletico. Inzaghi forse ha sbagliato qualcosa, non avrei mai tolto Thuram e Barella. L’Inter resta una squadra con prospettive importanti anche per la prossima Champions, ma non farei grandi drammi.”

 

Cosa non ha funzionato poi ai rigori?

“Io non ho capito la scelta di due giocatori. Klaassen quando è partito si vedeva che avrebbe sbagliato, ma poi Sanchez non lo avrei mai fatto entrare. Questo non ho capito e questa è la critica che faccio a Inzaghi. I rigori sono una lotteria ma fino a un certo punto, non c’è solo la tecnica dei piedi ma è anche una questione di testa e devi scegliere le persone che hanno questa qualità. Sanchez e Klaassen erano impauriti e si è visto chiaramente.”

 

Come giudichi la situazione attuale in casa Lazio?

“Ieri abbiamo provato a capire la scelta di tenere Martusciello e di solito quando va via l’allenatore va via anche il secondo. Bisogna capire cosa è successo, Martusciello sembra voler rimanere portando avanti un sistema di gioco diverso, ci sono i famosi like di Luis Alberto. C’è grande confusione, io credo che dopo Frosinone non rimarrà Martusciello e arriverà un nuovo allenatore. Credo che questa situazione si sia protratta troppo a lungo, andava conclusa in ritiro, ho apprezzato l’atto di coraggio delle dimissioni ma andavano presentate il 31 luglio. Se non credi in un gruppo, presenti le dimissioni prima. Non puoi uccidere un gruppo tutto l’anno dicendo che questa squadra non ha la cilindrata mentale, così il gruppo lo perdi. Un allenatore che parla così rischia di mettersi contro il gruppo. Questa non è una squadra da 40 punti, poi possiamo parlare di tutto il resto.”

Redazione TMW Radio